collega il Mediterraneo al Mar Rosso.
Già nel 1504 alcuni mercanti veneziani proposero ai sultani mamelucchi
regnanti in Egitto di collegare il Mar Rosso con il Mediterraneo
tagliando il canale di Suez. E di questa possibilità si parlò, in
ambiente ottomano, per tutto il corso del Cinquecento, in particolar
modo nel 1568 con il gran visir Mehmed Pascià.Nel 1799, durante la spedizione in Egitto, il generale francese Napoleone Bonaparte
contemplò l'idea di costruire un canale, ma un rilievo preliminare
concluse erroneamente che il dislivello fra i due mari era di 10 metri,
il che avrebbe reso necessario un sistema di chiuse. Nel 1833 un primo progetto di canale fu presentato al viceré d'Egitto Mehmet Ali da Prosper Enfantin, ingegnere ed economista francese. Nonostante il disinteresse egiziano, nel 1846 sorse una Société d'étude pour le canal de Suez,
che rilevò con grande precisione la topografia della zona del canale,
dimostrando che la differenza d'altitudine tra le superfici dei due mari
era trascurabile. Questo fu un risultato molto importante perché,
rendendo superflue le chiuse, consentiva un costo di costruzione assai
più ridotto.Il progetto definitivo fu redatto da Luigi Negrelli, un ingegnere trentino, nato a Fiera di Primiero, allora dominio dell'Impero d'Austria. Nel 1854 Ferdinand de Lesseps, diplomatico francese in Egitto dal 1830, ottenne una concessione da Sa'id Pascià, Khedivè
d'Egitto, al fine di costituire una società che costruisse un canale
marittimo aperto a navi di ogni nazione e lo gestisse, affittando la
terra per 99 anni. Il canale fu infine costruito tra il 25 aprile 1859 e il 1869 da una compagnia francese (Compagnie Universelle du Canal Maritime de Suez. Si stima che un milione e mezzo di egiziani lavorarono al canale, e che 125.000 di essi morirono, principalmente a causa del colera. Il canale, costato il doppio delle stime originali, era di proprietà del governo egiziano (44%) e della Francia
(attraverso più di 20.000 azionisti), mentre altre grandi potenze si
mostrarono molto scettiche sulla redditività dell'opera. La prima nave
attraversò il canale il 17 febbraio 1867, ma il canale venne inaugurato il 17 novembre 1869 alla presenza dell'Imperatrice Eugenia con una cerimonia sfarzosa: per questa cerimonia Giuseppe Verdi scrisse l'Aida, mentre Johann Strauß jr. compose la Egyptischer-Marsch (Marcia egizia). Il
canale ebbe un effetto immediato e fondamentale sui commerci mondiali e
giocò un ruolo importante nello sviluppare la navigazione a vapore e
nell'aumentare la penetrazione europea in Africa, specie orientale, che
venne ben presto spartita tra le potenze europee. Nel 1875 il debito estero dell'Egitto costrinse Isma'il Pascià, successore di Sa'īd, a vendere per 4 milioni di sterline la quota del suo paese al Regno Unito, che così si assicurava il controllo della rotta delle Indie. Nel 1882,
durante una guerra civile, le truppe britanniche vennero dislocate per
proteggere il canale (invitata dai britannici a prendere parte
all'azione l'Italia rifiutò), controllando di fatto la nazione fino al 1952, al posto dell'Impero Ottomano. De Lesseps diresse la Compagnia fino alla morte, nel dicembre del 1894.Il 29 ottobre 1888, la convenzione di Costantinopoli
confermò la neutralità del canale (sotto protezione britannica),
dichiarato «libero e aperto, in tempo di guerra come in tempo di pace, a
qualsiasi nave civile o militare, senza distinzione di bandiera».Nel 1870 486 navi transitarono per il canale, per una stazza di 437.000 tonnellate. Nel 1890 i transiti furono 3.389, per 6.580.000 T di stazza. Nel 1910 4.553 transiti (16.580.000 T di stazza)
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