martedì 15 ottobre 2019

Lauro Gazzolo


 
Ilario Gazzolo, detto Lauro
è stato un attore e doppiatore italiano.
Figlio di Colombo e di Severa Gazzolo, dopo essersi diplomato presso l’istituto nautico di Genova comincia a frequentare il Teatro Nazionale, dapprima come dilettante, poi dal 1925 da professonista con scritture in importanti complessi artistici. Il suo ingresso nel cinema è dapprima come doppiatore, e Gazzolo presta la sua personale intonazione vocale a caratteristi stranieri come Fernandel, Walter Brennan, Peter Lorre, Roland Young, Barry Fitzgerald, Millard Mitchell, Bud Abbott e altri, tra cui anche primi attori come Louis Jouvet e Charlie Chaplin, fino ai tipici vecchietti invadenti dei film western, uno fra tutti George “Gabby” Hayes. È poi utilizzato come eccellente attore di carattere dal 1938, creando invariabilmente tipi molto indovinati.Oltre che al cinema e al teatro, si dedica anche a trasmissioni radiofoniche come Il giro del mondo in 80 giorni, a riviste musicali come Scale (1955) di Polacci e un po’ anche alla televisione. Qui appare negli sceneggiati Il caso Mauritius (1961) da Wassermann diretto da Majano, La volpe e le camelie (1966) da Silone diretto da Silverio Blasi, Quel negozio di piazza Navona (1969) per la regia di Mino Guerrieri, oltre che all’episodio Una dote per Ghita (1963) della serie Ritorna il tenente Sheridan diretto da Mario Landi. Nel 1962 recita pure nelle commedie Lo stilita di Pinelli e La verità sospetta di Ruiz de Alarcon e l’anno successivo ne Il cuore che cambia di Beynon. Sposatosi due volte è padre di due figli attori: Nando, nato dal suo matrimonio con Aida Ottaviani Piccolo, e Virginio, nato da quello con Maria Natalina Robino.

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