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gennaio 1922 - L’insulina viene utilizzata per la prima volta per il
trattamento di un malato di diabete: il 14enne canadese Leonard
Thompson.
Nel
1923, l'insulina estratta dal pancreas bovino con il metodo di Banting
comincia a salvare anche in Europa giovani diabetici in punto di morte,
giunti al termine dei 3-4 anni di dieta affamante di Allen. E'
l'insulina detta poi solubile, o rapida, o regolare, cristallina, quando
nel 1926, da John Jacob Abel (1857-1938), e nel 1934 da David Aylmen
Scott, la forma amorfa sarà purificata per cristallizzazione con lo
zinco. Il Toronto Insulin Committee valuta questa preparazione secondo
l'Unità (U), L'insulina, oltre che in tavolette solubili, è in fiale,
poi in flaconi (Lilly). Il pH della soluzione è acido e la puntura
brucia un po'. Si usano all'inizio siringhe graduate da tubercolina.Nel
gennaio 1923, Leo Pollack a Vienna, ma forse sul finire del 1922, Leon
Blum a Strasburgo e nel luglio 1923, Silvestro Silvestri (1883-1960) a
Roma, traggono dal coma i primi giovani con l'insulina. Fin dal 21
dicembre 1922, dopo una visita a Toronto del fisiologo danese August
Krogh (1874-1949) con la moglie Marie, fisiologa e diabetica, Hans
Christian Hagedorn (1888-1971), nella cantina di casa a Hellerup
(Copenaghen), con l'aiuto della moglie e del farmacista Norman B.
Jensen, estrae insulina da 2 kg di pancreas bovino fresco alla volta.
Nel maggio 1923, con August Kongsted (1870-1939), proprietario della
farmacia Löve (Leo) e dell'omonima industria farmaceutica, Hagedorn
fonda il Nordisk Insulin Laboratorium che produce subito l'insulina, con
la quale vengono trattati i primi 8 diabetici ricoverati al
Kommunehospital di Copenaghen, con chiaro successo. Lo stesso ottenuto
con una casalinga "Diasulin" al II Afdeling.11
gennaio1922 - L’insulina viene utilizzata per la prima volta per il
trattamento di un malato di diabete: il 14enne canadese Leonard
Thompson. Nel 1935-1936, dopo vari
tentativi di ritardare l'effetto dell'insulina iniettata con aggiunta
di sostanze oleose o colloidali o con derivati della chinolina (Surfen),
Hagedorn progetta e prepara al Nordisk la Protamina-Zinco-Insulina
(PZI) la prima vera insulina ritardo, con durata di azione fino a 24
ore: la protamina e lo zinco formano cristalli di protaminato di
insulina in sospensione, che rendono torbida la preparazione. La PZI
resterà in largo uso fino agli anni Cinquanta e oltre, con la benemerita
Squibb. Nel 1946, sempre al Nordisk, Hagedorn introduce la prima
insulina ad azione di durata intermedia (1 2 ore). E' la insulina
isophane: così detta per l'eguale proporzione della protamina e
dell'insulina-zinco che, a pH neutro, precipitano in cristalli oblunghi
tetragonali e che dissolvono lentamente nel fluido sottocutaneo. E'
l'insulina NPH (N= Neutral; P=Protamin; H=Hagedorn), la più usata
oggigiorno. Nel 1968-1970, Jörgen
Schlichtkrull, al Novo Research Institute, ottiene, per
ricristallizzazione e doppia cromatografia, la purificazione
dell'insulina estrattiva dai peptidi pancreatici dei componenti a e b di
Donald Steiner. Dopo eliminazione dei peptidi simil-insulinici del
componente c, essa risulta il solo componente proteico della
preparazione. E' l'insulina monocomponente (MC) detta anche non
immunogena, per la scarsa o nulla produzione di anticorpi anti-insulina
indipendentemente dalla specie animale .Dal
1956 al 1961, l'americano Solomon Berson (1919-1972), con Rosalyn
Yalow, ha reso frattanto possibile il dosaggio dell'insulina nel sangue
con il metodo radioimmunologico. E' una tappa fondamentale nella
ricerca. Nel 1979, a Bern, Arthur Teuscher annuncia l'impiego nell'uomo dell'insulina sintetica umana.Nel
1980, è iniettata la prima insulina biosintetica (DNA -ricombinante) di
formula umana (Eli Lilly: ingegneria genetica sulla cellula del
batterio Escherichia coli) a Sandy Atherton, 37 anni, di Wichita,
Kansas. Segue, nel 1990, l'insulina umana biosintetica di seconda
generazione (Novo: ingegneria genetica sulla cellula del lievito,
Saccharomyces cerevisiae), sempre nelle preparazioni di purezza MC.Il
diabetico è frattanto passato dal robusto ago delle siringhe di vetro e
relativi bollitori, alla iniezione indolore con il sempre più fine ago
della siringa di plastica e monouso o con la "Novopen" (1986) e con la
"Novolet" (1995) gettabile. E la
dieta, già ipoglicidica, è divenuta normoglicidica, zucchero incluso,
dopo la rivoluzione pediatrica di Henri Lestradet (1921-1997), nel 1953.Non
si è verificata una diffusione massiva dei microinfusori di insulina:
primo modello italiano, quello di Mario Canè, Collegno, nel 1978.Il primo trapianto di pancreas vascolarizzato nell’uomo risale al 1966 (R.C.Lilleney, Minneapolis).
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