giovedì 7 maggio 2020

L'amante di Porfiria


La pioggia scese presto alla sera,
Presto fu sveglio il vento scontroso,
Strappò le cime degli olmi per dispetto,
E di peggio fece per irritare il lago:
Io ascoltavo col cuore pronto a spezzarsi.
Quando scivolò dentro Porfiria; subito
Chiuse fuori il freddo e il temporale
E inginocchiata accese il cupo focolare
E riscaldò l'intera casa;
Ciò fatto, s'alzò, e dalla sua figura
Tolse la gocciolante mantella e lo scialle,
Di fianco pose i suoi guanti sporchi, slegò
Il suo cappello e lasciò cadere i madidi capelli
Ed infine, si sedette al mio fianco
E mi chiamò. Quando nessuna voce rispose,
Pose il mio braccio attorno alla sua vita,
Denudò la sua liscia bianca spalla,
E tutti i suoi biondi capelli scompigliò,
E, chinandosi, mi fece porre la mia guancia lì,
E sparse, su tutto, i suoi biondi capelli
Sussurrando quanto m'amasse - lei
Troppo debole, malgrado lo sforzo del suo cuore,
Per liberare la sua struggente passione
Dall'orgoglio, e dai legami più vanitosi sciogliersi,
Ed a me concedersi per sempre.
Ma la passione alle volte prevale,
Non in grado di frenare la gaia festa di sta notte -
Un improvviso pensiero d'una cosa così infima
Per amor suo, e tutto in vano:
Così lei era giunta attraverso il vento e la pioggia.
Ti assicuro che la guardai negli occhi
Felici e fieri; capii finalmente 
che Porfiria mi adorava; la meraviglia
Gonfiò il mio cuore, e ancora cresceva
Mentre meditavo su come agire.
In quel momento lei era mia, mia, bella
Perfettamente pura e buona: compresi
Il da farsi, e tutti i suoi capelli
In una lunga bionda treccia attorcigliai
Tre volte attorno alla sua esile gola,
E la strangolai. Nessun dolore sentì;
Son quasi certo che non avvertì alcun dolore.
Come il bocciolo che racchiude un'ape,
Cautamente aprii le sue ciglia: ancora
Ridevano gli occhi blu senza una macchia.
E dopo slegai la treccia
Dal suo collo; la sua guancia ancora una volta
Arrossiva brillante al mio ardente bacio:
Sollevai la sua testa come prima,
Solo, che stavolta la mia spalla sosteneva
Il suo capo, pendente su di essa immobile:
La sorridente rosea testolina,
Così felice d'aver il suo massimo volere realizzato,
Che tutto ciò che disprezzava fuggì presto,
Ed io, il suo amore, invece avevo guadagnato!
L'amore di Porfiria: lei non immaginava come
Quel suo caro desiderio sarebbe stato esaudito.
E così sediamo insieme adesso,
E per tutta la notte non ci siamo mossi,
E tuttavia Dio non ha detto una parola!

Robert Browning

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