con barbarica foga
t'investe, sibilante sale,
alle radici del crine.
Ma se il tuo viso fine
non piega alla rapace
raffica, anch'io una pace
trovo nell'infuriare
d'aria veloce, quale
il tempo, che nel passare
lento tanto m'accora,
darebbe se con eguale
furia bruciasse l'ora.
Giorgio Caproni
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