martedì 7 gennaio 2020

Giorgio Caproni


Livorno il 7 gennaio 1912-Roma il 22 gennaio 1990.
Nel  marzo del 1922 la famiglia si trasferì a Genova dove il giovane terminò gli studi e frequentò la Facoltà di Magistero, dedicandosi contemporaneamente allo studio del violino e seguendo le lezioni di filosofia di Giuseppe Rensi. Nel  1936 pubblicò la sua prima raccolta di poesie. Commesso, impiegato, e infine maestro elementare,nel 1938 si trasferì con la moglie Rina, a Roma, dove  continuò a fare il maestro fino al 1973,vivendo appartato , tenendosi lontano dai salotti etterari. Dopo la guerra e la resistenza, spinto anche da necessità d' ordine economico, collaborò a numerose riviste come " L'Unità ", " Mondo  operaio ","Avanti!","Italia socialista", "Il lavoro nuovo", "La fiera letteraria", ecc, con articoli, racconti, traduzioni. Intensa fu infatti anche la sua attività di traduttore di prosa e di  poesia  soprattutto   dal  francese. Tradusse  tra l'altro Il tempo ritrovato di Proust, I fiori del male di Baudelaire,  Morte a credito di Celine, Bel-ami di Maupassant, e poi Genet e Apollinaire. Vinse diversi premi  letterari  fin  dalla  pubblicazione  delle Stanze della  funicolare ( premio Viareggio ), ma  il vero successo gli arrise solo nel 1975, con  Il muro della terra (premio Gatto e premio Jean Malrieu  E'tranger, per il  miglior  libro  tradotto  in  francese ), e successivamente con il Franco cacciatore, che  vinse  i premi Montale e Feltrinelli.Giorgio Caproni ricevette nel 1984 la laurea  honoris causa in Lettere e Filosofia presso l'Università di Urbino e nel  1985 la cittadinanza onoraria di Genova,città che influenzò profondamente il suo  spirito e la sua produzione poetica. Nel 1986 ottenne i premi Chianciano, Marradi Campana e Pasolini, per la raccolta Il conte  di Kevenhuller.

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