lunedì 4 maggio 2020

Maggio, forse



Andante moderato con un anello di strazio
o di respiro ansante registrato sul nastro
che gira nella macchina posata su un letto
qualcosa di grigio e sconvolto mai pronunciato
nell'urto dei denti con la lingua impastata
parlo del suo linguaggio modesto e indisponente
pesante come un sasso tra il cuscino e la mente
per congiunzione sinapsi o fato travolgente
con sincronica incuria forse troppo leggera
adesso per fortuna molto meglio interpretata
parlo della sua lingua cosl docile e tarata
dalle neutre querimonie cui ci siamo abituati
noi seduti in ginocchio per voglia di possesso
abbagliati e schiacciati in finzione servile
e un esperto conferma non è poi cosi vile
non è liturgico o sacro non c'è niente di male
e un semplice riflesso intagliato nel vetro
intenerito per le vere verità che verranno
in maggio che è il quinto mese dell'anno

Adriano Spatola

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