Una domanda che ci urge più spesso di quanto osiamo pensare ed è fatta di tante cose.
La vita è come una rosa: spunta ,cresce, fiorisce e dà profumo:
così la gioventù che poi piano piano china la testa e cede nel gambo che reclina .
E si rimane soli a decidere, soli ad agire, soli a vivere.
Rimpianti di felicità non vissuti.
Si è veramente vecchi quando non si ha più nulla da dare o nulla da dire.
Poi a distanza di qualche anno , lentamente si allaccia il passato al presente in una fusione di ricordi.
Stagioni di fiori e di sole, ed altre di freddo e di grigio.
Si conoscono e apprezzano persone brevi di parole ma generose di atti che si prodigano senza scalpore :
si sente il desiderio di una vecchiaia tranquilla.
Perchè non dimostriamo con i gesti, con le parole il bene che vogliamo alle persone care?
Perchè le elogiamo di nascosto? con gli estranei quando non ci sentono?
perchè aspettiamo che non ci siano più per esaltare davanti a tutti le loro virtù?
Perchè nei cimiteri , tutte le lapidi portano scritto parole meraigliose sulla bontà, l'altruismo, la fedeltà?
Perchè si aspetta tanto per dirle queste cose? E non si dicono prima quando queste persone avrebbero potuto udirle?
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