Un
Governatore di Kyoto, di fresca nomina, fece una breve visita all'Abate
dell'antico complesso monastico Daitoku-ji, nella periferia nord di
Kyoto. Secondo gli usi, venne ricevuto da un assistente, un monaco, che
gli porse un piccolo vassoio circolare sul quale egli avrebbe dovuto
deporre il suo biglietto da visita. Questo sarebbe stato poi consegnato
all'Abate, in modo che potesse conoscere l'identità del visitatore, e
forse anche trarne una qualunque indicazione che potesse essergli
utile. Il biglietto del Governatore portava questa dicitura:
"Masami Takeda Governatore della Prefettura di Tokio."
L'assistente portò con sè il biglietto, ma tornò con lo stesso ancora sul vassoio, che porse di nuovo al Governatore.
Il visitatore stette un attimo a guardare, poi disse:"Oh, ho commesso un errore.".Prese la sua penna stilografica e tirò una linea sulle parole "Governatore della Prefettura di Tokio". Il biglietto da visita, che ora mostrava solo la scritta "Masami Takeda", fu riportato all'Abate. Dalla stanza accanto , il Governatore udì la sua voce: "Ah, Takeda, Sì, ho proprio voglia di vedere quel signore. Accompagnalo pure dentro!"
"Masami Takeda Governatore della Prefettura di Tokio."
L'assistente portò con sè il biglietto, ma tornò con lo stesso ancora sul vassoio, che porse di nuovo al Governatore.
Il visitatore stette un attimo a guardare, poi disse:"Oh, ho commesso un errore.".Prese la sua penna stilografica e tirò una linea sulle parole "Governatore della Prefettura di Tokio". Il biglietto da visita, che ora mostrava solo la scritta "Masami Takeda", fu riportato all'Abate. Dalla stanza accanto , il Governatore udì la sua voce: "Ah, Takeda, Sì, ho proprio voglia di vedere quel signore. Accompagnalo pure dentro!"
Morale L'umiltà è il più bel biglietto da visita.
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