martedì 11 luglio 2023

Il Papavero

Il Papavero pianta infestante delle nostre campagne è presente nelle canzoni, nelle poesie, nei quadri famosi,sulle nostre tavole, ed è anche un simbolo etc......
Papavero comune o rosolaccio, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Papaveraceae, originaria di Eurasia e Nordafrica.
La specie, largamente diffusa in Italia, cresce normalmente in campi e sui bordi di strade e ferrovie. È considerata una infestante dei cereali. Fiorisce in primavera da aprile fino a metà luglio.
È visitato dalle api per il suo polline di colore nero. Le foglie sono pennato partite sparse lungo il fusto.
Cucina
Foglie di papavero in fase di sbollentatura

Le foglie giovani della pianta vengono utilizzate in varie zone del mondo crude oppure peventivamente sbollentate come gli spinaci, e contribuiscono alla composizione di zuppe o insalate.
In Friuli per esempio il cespo di foglie che si sviluppa attorno alla radice all'inizio della primavera, quando la pianta è ancora poco sviluppata ed è lontana dalla fioritura, viene consumato lessato ed eventualmente saltato in pentola come verdura nota sotto il nome di "confenòns". Il sapore è delicato e leggermente amaro. La pianta giovane, che non abbia emesso il fusto fiorale, si può consumare cruda, soprattutto le foglie, tagliata sottile e frammista ad altre verdure, per fare delle ottime insalate, che se condite con sale, succo di limone e olio di oliva nell'ordine, sono gustosissime. Nel Veneto tale pietanza è chiamata "rosoina", "pevarel", o "batis'ciosoe"; in realtà questo ultimo nome si riferisce alla Silene, chiamata anche s-ciopèt. Anche con questa verdura si possono fare insalate, se cruda, oppure ottimi risotti con le foglie giovani. Anche nel Salento le piantine tenere sono consumate sotto il nome di "paparina fritta", sbollentate e passate in padella in un soffritto di aglio con l'aggiunta di olive nere (celline) alcuni gherigli di noce ed aromatizzate con buccia d'arancia e barbe di finocchio. In Romagna, è conosciuta con il nome di "Rosole". Si utilizzano in cucina, da crude, dopo averle triturate finemente e lasciate macerare sotto sale per 24/36 ore. Dopo averle strizzate, si utilizzano per fare da ripieno al famoso "Crescione" o "Cassone" (o Cascione).
Simbologia
Nel mondo anglosassone Papaver rhoeas è tradizionalmente dedicata alla memoria dei soldati caduti in battaglia durante la prima e la seconda guerra mondiale. Ad esempio, in Regno Unito, durante il Remembrance Day, è diffusa la tradizione di appuntare un papavero rosso all'occhiello.
A questa simbologia è probabilmente collegato anche il richiamo ad un campo di papaveri rossi che fa il cantautore italiano Fabrizio de André nel testo della canzone La guerra di Piero che racconta appunto di un soldato che muore sul campo di battaglia:
Dormi sepolto in un campo di grano / non è la rosa, non è il tulipano / che ti fan veglia dall’ombra dei fossi / ma sono mille papaveri rossi.
Al simbolo del papavero rosso è legata la locuzione "alto papavero", che sta a indicare una personalità altolocata o di potere. Il modo di dire deriva dall'aneddoto raccontato nell'opera Ab Urbe condita libri di Tito Livio; Sesto Tarquinio chiese al padre, Tarquinio il Superbo consiglio su come impossessarsi di Gabii. Il re rispose con un'allegoria recidendo i papaveri più alti del giardino nel quale aveva accolto il messaggero inviato dal figlio.
Alcuni detti
Il papavero svetta in un campo. Non c’è niente da fare. Tu stai lì a cercare di notare gli altri fiori, ma lui ti si pianta nello sguardo. E dipinge il rosso da dio.
(Fabrizio Caramagna)
C’è una stella più aperta della parola ‘papavero’?
(Pablo Neruda)
Sei come i papaveri che crescono ai bordi dei binari, riempi lo sguardo di chi, nel grande viaggio della vita, ha la fortuna di incontrarti.
(TatilaFoca, Twitter)
L’estate ha toccato con le labbra il seno della nuda terra. E ha lasciato il segno rosso di un papavero.
(Francis Thompson)
Nessuna bellezza è perfetta, anche i papaveri sono macchiati di nero.
(Proverbio)
Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
e tu sei piccolina, e tu sei piccolina,
lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
sei nata paperina, che cosa ci vuoi far…
(Nilla Pizzi)
Poesia
ma sulle guance, che celar volea
inchinandosi a terra, il porporino
fiammeggiar del papavero ridea.
Giacomo Zanella
Spiccava solitario in mezzo all'erba
un papavero rosso: era aduggiato
e la corolla, al solito superba,
pendeva dallo stelo reclinato.
........
Il fresco profumo dell'erba appena tagliata
il rosso dei papaveri che lentamente
si schiudono al sole del primo mattino,
le foglie di un verde intenso
....... e tante altre!!!
I Papaveri per me:
-Con mia mamma e anche dopo di lei la pianta l'ho sempre raccolta mescolandola con altre qualità di piante, quando sono andata alla ricerca di erbe selvatiche per insalate o bollite per palline di verdure.
Da piccole facevamo un gioco fra amiche:_ coglievamo i bocci chiusi e domandavamo di che colore è , binaco ,rosa o rosso!
dopo la risposta aprivamo il boccio.

Mi ricordo che una volta poco fuori casa mi addentrai e camminai in un campo pieno di Papaveri fioriti. Ebbene dopo aver camminato un po' con le braccia aperte sfiorandoli la sera a casa avevo un grande prurito a gambe e braccia e la mamma mi lavò con la camomilla, dicendomi di non farlo più.



 

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