mercoledì 3 giugno 2020

Allen Ginsberg



 

(Newark, 3 giugno 1926 – New York, 5 aprile 1997)
è stato un poeta statunitense.
Figlio primogenito di una coppia borghese di ebrei. Il padre è insegnante in una high school ed è anche poeta, mentre la madre, di origine russa, è un'attivista filocomunista. Allen è molto attaccato alla madre che però ben presto comincia a dare segni di chiaro squilibrio mentale, fino ad essere poi internata; con essa il poeta rifiuterà tutte le altre donne e la sessualità femminile.
L'influenza politica su Ginsberg è molto forte e già da bambino comincia a scrivere lettere di protesta ai giornali mentre si propone di diventare un brillante avvocato per battersi a favore degli operai. Nel 1943, entra alla Columbia University dove conosce Kerouac, che gli fa incontrare il jazz e le droghe, e insieme a lui inizia a frequentare Burroughs che li introduce al mondo della letteratura. Legge Celine, Kafka, Vico e Spengler, ma le fonti sono Blake, Williams, Pound, Thoreau e soprattutto Whitman. Come quest'ultimo infatti si sente solo, ama cosmicamente tutti gli esseri umani, si forma su esperienze mistiche, ha ambiguità sessuale, usa lo stesso tono profetico, denuncia l'ipocrisia e il materialismo e non ha la freddezza tipica delle accademie. Per una bravata viene espulso per un anno, anno in cui comincia a frequentare locali per omosessuali, accettando la propria condizione, e gli spacciatori di Times Square, gli hipsters. In una visione sente Blake che gli parla ed egli così si convince di essere portavoce del divino nella vita. Per non dover scontare una pena con la giustizia si fa internare incontrando così il poeta Carl Solomon, che gli suggerisce la lettura dei surrealisti e proprio a lui viene dedicato Howl. Nel 1949 si laurea e abbandona New York per viaggiare in autostop e incontrare Neal Cassady, di cui si innamora però senza successo. Sente di appartenere al mondo dei Beats e trova in questi quel misticismo volto a ricostruire l'interezza dell'uomo; in tal modo riunisce il profetismo ebraico a quello whitmaniano e blakeiano. Ginsberg fu un finalista per il Premio Pulitzer per il suo libro Cosmopolitan Greetings: Poems 1986-1992.

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Abbasso il BULLISMO!!!!!!😡👎

Una piaga che c'è sempre stata ma ora causa cose peggiori!!!! Subito in prima persona , ma allora ci deprimavo, rattristavamo, e piangev...