La
leggenda narra che durante la terribile peste che colpì Tolosa nel
1630, quattro ladri, non tenendo conto delrischio di contagio, entravano
nelle case degli appestati,moribondi o morti per depredare le loro ricchezze.Arrestati furono condannati all'impiccagione. Un giudiceintelligente
e curioso si era però chiesto come facevano a non essersi contagiati,
nessuno dei quattro. Li interrogò promettendo loro la grazia se avessero
rivelato l'interessante segreto. I ladri risposero che due volte al
giorno si bagnavano i polsi e le tempie con un macerato divarie erbe,
tra cui salvia, rosmarino, timo e lavanda. Cheda quel giorno prese il
nome di aceto dei quattro ladri. Questo aceto ha proprietà antisettiche,
da solo contienesette proprietà di antibiotici. Se preparato a freddo
può essere conservato a lungo. E' utile per prevenire le malattie
virali ed epidermiche (due gocce ai polsi e alle tempie mattino e sera
come i famosi ladri). Nel caso di malattia si può assumere un
cucchiaino di aceto diluito in acqua 3 volte al giorno. Sono indicati
anche i pediluvi diluendo ½ bicchiere di aceto antisettico in due litri
d'acqua.In ogni caso, nel 1748 l'aceto dei quattro ladri venne inserito nella Farmacopea del Corpo Medico francese, e venduto in farmacia come antisettico, per poi esserne eliminato nel 1884 con l'affermarsi della medicina moderna.
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