Giuseppe Vegezzi detto Nello
(Piacenza, 3 dicembre 1929 – Turro, 6 giugno 1993)
è stato un poeta, regista, pittore e scultore italiano.
(Piacenza, 3 dicembre 1929 – Turro, 6 giugno 1993)
è stato un poeta, regista, pittore e scultore italiano.
Nel 1948 consegue la maturità classica e si iscrive alla Facoltà di Medicina di Parma. Dal 1954 coltiva una passione per il cinema; tra i suoi autori preferiti Dziga Vertov, Carl Theodor Dreyer, Sergej Ėjzenštejn. Questa passione lo porterà ad abbandonare l'università per trasferirsi a Parigi per studiare presso l'Institut de Haute Etudes du Cinema, dove si diplomerà nel 1958 in regia.Tornato in Italia, intraprende a Roma la sua esperienza di aspirante regista, dedicandosi alla stesura di sceneggiature, copioni, progetti. Nel 1962 una sua sceneggiatura trova l'interesse di un produttore e inizia a girare Katarsis, film horror ispirato al Faust,
con un buon cast. La produzione però si rivela fragile e fallisce e il
film non avrà distribuzione nella versione originale ma in una
versione apocrifa modificata dai produttori, con il titolo di Sfida al diavolo. Dopo questa esperienza negativa, Vegezzi cade in una grande depressione, cui seguiranno anni di solitudine e melanconia.Torna a Piacenza nel 1965 e trova nella poesia e nella pittura nuove forme di esperienza ed espressione e, a partire dal 1968 partecipa attivamente agli anni della contestazione, diventandone un simbolo nella sua città. Nel 1969 esce il suo primo libro, Dal dissenso alla esteterotica, in cui assume posizioni fortemente anticapitalistiche e antimperialistiche, schierandosi, in sintonia con le teorie di Marcuse e Wilhelm Reich,
per la "rivoluzione sessuale" e per il cambiamento radicale della
società. Il libro subisce un processo per oscenità e venne
provvisoriamente ritirato dalle librerie; in difesa del poeta
intervengono, con giudizi critici e testimonianze, Pier Paolo Pasolini, Andrea Zanzotto, Dacia Maraini, Francesco Leonetti, Giambattista Vicari. Nel 1971
presso la Libreria Romagnosi di Piacenza si tiene la prima mostra delle
opere pittoriche e scultoree di Vegezzi, nella quale vengono esposte
le "accattoplastiche", sculture realizzate con materiali di fortuna o
di recupero, come rami, radici, pezzi di metallo. Negli anni settanta pubblica Le radici dell'esserci (1972), Libro aperto (1977) e Una estate un inverno (1978),
raccolte di poesie in cui riprende le tematiche già trattate nel primo
libro, aggiungendovi liriche idilliache e ispirate alla natura e alla
vita di campagna. Negli anni ottanta escono Un amore così (1984) e La terra ed io (1986), precedute nel 1981 dalla ristampa di Dal dissenso all'esteterotica. Nel 1982 allestisce nei giardini della Galleria d'arte moderna Ricci Oddi, a Piacenza, il Labirinto della 'Topotopatopoerotica, una performance
ironica e allusiva alla necessaria erotizzazione dei rapporti umani e
sociali. Prima della mostra, un folto gruppo di amici, conoscenti e
appassionati, recanti con sé le sculture di topi e tope, dà vita a un
corteo per il centro storico, che giunse fino al cuore della città, Piazza Cavalli, dove viene messa in scena una danza erotico-musicale, scandita dalla lettura delle poesie di Vegezzi.Nel 1992 il critico ed editore Vanni Scheiwiller, che già pubblicò alcune poesie di Vegezzi ne I quaderni del Quagliodromo del 1974, pubblica una raccolta antologica delle poesie di Nello scritte tra il 1967 e il 1991, Le radici dell'esserci e altre poesie scelte. Nello Vegezzi muore investito da un'automobile mentre si reca a Turro, suo paese natio nella provincia piacentina
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