mercoledì 26 giugno 2024

Oliva bianca





La coltivazione dell’ulivo è una pratica antica di circa 6000 anni. Si suppone che la sua coltura sia comparsa per la prima volta nell’Asia occidentale: ne fanno fede racconti tradizionali, testi religiosi e rinvenimenti archeologici. La pianta dell’ulivo ha avuto il suo habitat originario in Siria, per poi diffondersi in tutta l’area mediterranea.
Fin dai tempi più remoti l’oliva era considerata un simbolo trascendente di spiritualità e sacralità. Sinonimo di fertilità e rinascita, nella mitologia come nella religione, il frutto dell’ulivo rappresentava un elemento naturale di forza e di purificazione.
A differenza delle comuni specie di oliva diffuse e coltivate in Italia, la specie Olea europaea varietà leucocarpa, anticamente chiamata “Leucolea” (che significa appunto “bianca oliva”), deriva da antiche varietà di oliva originarie dalla Grecia e importate in Italia: almeno questo è quanto emerge dai reperti letterari.
Ad oggi, le poche piante di leucolea sopravvissute sono presenti sporadicamente in soprassuoli di alcune regioni italiane come la Toscana e soprattutto la Calabria. Gli esemplari ritrovati, grazie ad illuminati olivicoltori e agronomi, sono stati salvati e riprodotti con nuovi innesti, riportando a nuova vita questa bellissima e antica specie.

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