venerdì 22 gennaio 2021

George Byron

 


George Gordon Noel Byron,
sesto barone di Byron, meglio noto come Lord Byron RS
(Londra, 22 gennaio 1788Missolungi, 19 aprile 1824),
è stato un poeta e politico inglese.
Considerato da molti uno dei massimi poeti britannici, Byron è stato un uomo di spicco nella cultura del Regno Unito durante il secondo Romanticismo, del quale è stato l'esponente più rappresentativo insieme con John Keats e Percy Bysshe Shelley. Nell'XI secolo; il titolo fu acquisito nel 1643 da Sir John Byron, che stabilì la propria dimora a Newstead, nella contea di Nottingham. Il discendente di John, William, quinto lord Byron. Il padre del poeta, il capitano John Byron, nato nel 1756, venne soprannominato «Mad Jack» (Jack il Matto) per la sua vita licenziosa: costui, dopo la delusione avuta con la prima moglie, Amelia Conyers, si sposò in seconde nozze nel 1785 con la ventunenne Catherine Gordon of Gight, con la quale avrebbe poi. generato George Gordon. Più modesta, ma non priva di valore, era invece la famiglia materna: Catherine Gordon, donna passionale e stravagante, era lontanamente imparentata con Giacomo I di Scozia, e sua madre si era maritata con un membro della benestante famiglia dei Duff. Afflitto da una contrazione del tendine di Achille che lo rese zoppo sin dalla nascita, il giovane George Gordon trascorse i primi anni di vita in Scozia, nella dimora della madre, ad Aberdeen, a causa degli enormi debiti accumulati dal padre che, ormai in miseria, fu costretto a fuggire in Francia, dove morì, forse suicida, nel 1791. Alla morte del prozio nel 1798, George Gordon ne ereditò il titolo nobiliare, divenendo sesto Barone Byron di Rochdale e quindi Lord, e i relativi beni, potendo quindi ricevere un'educazione adeguata. Abbandonò dunque la Scozia per andare ad abitare nell'abbazia di Newstead, purtroppo fatiscente, che ereditò assieme ad altre vaste tenute nonché a tantissimi debiti. Nel 1801 entrò nella Harrow School, dove si distinse per la fame insaziabile di letture e per la sua condotta intemperante e bellicosa; fu anche l'epoca del primo amore, quello per Mary Ann Chaworth, una lontana cugina conosciuta nell'estate del 1803, che lasciò nel suo spirito tracce indelebili. il giovane Byron si interessò anche alla poesia: in questi anni, infatti, pubblicò a proprie spese un volumetto di versi, Fugitive pieces, evitando tuttavia di dichiarare di esserne l'autore. Ben presto, infatti, il poeta ripudiò la sua primissima esperienza poetica a causa di alcuni versi forse troppo pugnaci; ciò malgrado, ripubblicò l'opera ben due volte. La seconda ristampa venne edita nel 1807 col titolo Poems on Various Occasions, sempre in forma anonima. Gli incoraggiamenti di alcuni amici lo persuasero ad abbandonare l'anonimato quando diede alle stampe Hours of Idleness, by George Gordon Lord Byron, a Minor, dove espurgò le oscenità presenti nella versione embrionale dell'opera.Folgorato dal successo, in questo periodo Byron iniziò a manifestare ancor di più un atteggiamento freddo e sprezzante, con una raffinata sobrietà del vestire, incarnando squisitamente gli ideali del dandy, fusi a quelli del bel tenebroso. Fu anche grazie a questa sua innata attitudine da poseur che il poeta iniziò ad essere ammesso da pari nel gran mondo, intraprendendo anche gaudenti e intriganti avventure amorose: si data al 1812 la relazione con l'eccentrica Caroline Lamb, la dama più in voga del momento, che avrebbe poi descritto il compagno come «pazzo, cattivo e pericoloso da frequentare». il 2 gennaio 1815 il poeta si sposò con Anne Isabella Milbanke, chiamata Annabella, un'ereditiera colta e appassionata di matematica, con la quale andò ad abitare a Londra. Dall'improbabile unione, naufragata ben presto, Byron si attendeva forse una duratura sistemazione sociale e il risanamento dei tanti debiti ereditati dal prozio. I due ebbero nel dicembre 1815 anche una figlia, Ada; le vicende coniugali, già tempestose, si deteriorarono però ulteriormente quando Byron riprese gli intimi rapporti con la sorella Augusta. Ormai disillusa, la Milbanke non poté che abbandonare il tetto coniugale, inoltrando richiesta di separazione il 15 gennaio 1816. Byron si imbarcò per il continente il 25 aprile 1816, qualche giorno dopo la stipula del documento di separazione. La prima nazione che visitò fu il Belgio: dopo aver fatto una rapida sosta a Bruxelles, fece tappa a Waterloo e da qui costeggiò la riva del Reno sino a giungere a Ginevra. Il poeta si insediò - insieme al fedele domestico William Fletcher e al medico John Polidori - nell'elegante villa Diodati, già residenza di Milton. In una villa non molto distante, a Montalègre, soggiornarono Percy Bysshe Shelley, la sua futura moglie Mary Godwin Wollstonecraft con la sua sorellastra Claire Clairmont. Occasionalmente, Byron frequentò anche il salotto di Madame de Staël al castello di Coppet. Al contatto con la delicata sensibilità per le bellezze della natura di Percy Bysshe Shelley, e stimolato ciascuno dal genio degli altri, Byron compose in questo ambiente il terzo canto di Childe Harold, il Prisoner of Chillon, The Dream, i primi due atti del Manfred, e Darkness. I frutti poetici di tanto arricchimento si manifestarono anche in Mary Shelley, che qui iniziò a redigere il suo romanzo Frankenstein, e in Polidori, che sotto l'influenza del Byron concepì The Vampyre. Con Claire, Byron continuerà una relazione iniziata già a Londra qualche mese prima; questa tempestosa storia d'amore generò, nel gennaio 1817, la figlia Allegra. Attraversate le Alpi, Byron sostò nell'ottobre del 1816 a Milano, dove entrò in contatto con Pellico e Monti e conobbe Stendhal, per poi spingersi fino a Venezia, dove arrivò nel novembre 1816 per poi risiedervi per tre anni. Nell'aprile del 1819 nel salotto di Marina Querini Byron conobbe la diciottenne Teresa, sposata da un anno con il ricco sessantenne conte Guiccioli: la donna divenne ben presto la sua amante e i due si stabilirono verso la fine del 1819 a Ravenna, dove i Guiccioli vivevano. La giovane esercitò un'influenza assolutamente benefica sul poeta, che finalmente adottò uno stile di vita più salutare, senza però cessare di anelare a nuove avventure, tanto che tra il 1820 e il 1821 entrò nella Carboneria attraverso i contatti del fratello di Teresa, il conte Pietro Gamba. La serenità di questi ultimi anni andò tuttavia a frantumarsi proprio in questo periodo, allorché lo colpirono i lutti di Allegra (spirata il 21 aprile 1822) e immediatamente dopo di Shelley, affogato assieme all'amico Edward Elleker Williams a causa di un'improvvisa e violenta burrasca che aveva colpito la sua imbarcazione a dieci miglia da Viareggio. Nel 1823 Byron, persuaso dall'amico John Cam Hobhouse, aderì all'associazione londinese filoellenica a sostegno della guerra d'indipendenza greca contro l'Impero ottomano. Convinta Teresa a tornare a Ravenna, s'imbarcò da Genova con il conte Gamba e Edward John Trelawny per Cefalonia, dove sbarcò nell'agosto del 1823, Dopo qualche mese, nel gennaio 1824 si trasferì - chiamato dal patriota Alessandro Mavrocordato - a Missolungi, dove morì, forse in seguito a febbri reumatiche, il 19 aprile; vicino a sé aveva il manoscritto dell'incompleto XVII canto del Don Juan. La salma, riportata in Inghilterra, venne tumulata nella chiesa di St. Mary Magdalene a Hucknall Torkard, non lontano da Newstead Abbey. Il funerale vide un interminabile, spettrale corteo di quarantasette carrozze listate a lutto ma vuote, col solo postiglione: fu l'ultima vendetta dell'aristocrazia verso il poeta ribelle. Il suo cuore invece fu sepolto a Missolungi.

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