Per l’albero ti prego, mio Signore,
che regala la fiamma al focolare,
ci dà le travi per la nostra casa,
il legno per le culle e per le bare,
per il letto che vuole il sonno pio,
per la madia che avrà di pane odore,
per le navi che affrontan le procelle,
per la Croce che seppe il tuo dolore.
Per l’albero ti prego, mio Signore,
che ci dà il nutrimento ed il vestito
e canta i sogni belli dell’amore,
quando d’aprile tu lo fai fiorito.
Per l’albero ti prego, che al viandante
ristora la stanchezza solitaria
e il nido custodisce ai musicali
ed innocenti abitator dell’aria.
Per l’albero ti prego, che difende
tenacemente il minacciato suolo
e dà lavoro alle robuste braccia
del rude carbonaio, e boscaiolo.
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