Nel 1971 era morto un nipote di mio marito a 7 anni di encefalite fulminante , un virus preso mentre era in vacanza con i nonni a Pallanza. Io e una sorella di mio marito decidemmo che chi di noi avrebbe fatto un maschio avrebbe usato quel nome. Naturalmente dopo aver chiesto se ai genitori faceva piacere. Mia cognata fece una femmina e io un maschio. E così nacque Marco.
Dopo 5 anni il 30 aprile 1979 nacque la mia perla rara, Marinella.
Non dico che la canzone del Grande De Andrè sia stato l'unico motivo ma forse il più decisivo. Avevo avuto due nonne di nome Maria. Una zia che se fosse nata oggi sarebbe stata normale. Si chiamava Nella era del 1909 ed era leggermente ritardata, oggi come ripeto con tutte le cose che ci sono sarebbe diventata una donna normalissima, allora tenevano questi figli un po' nascosti e le facevano fare solo lavori semplici. Ho vissuto con lei per più di 10 anni, dai 10 anni in poi. Era molto simpatica , diceva le cose che pensava senza riguardo e le diceva giuste, insomma le ero molto affezionata. Mettere nome Nella ad una bambina, non è che sia brutto, ma ne 1979 quando è nata mia figlia sembrava un nome non tanto appropriato. Avevo avuto un'altra zia, morta giovane sui 45 anni era malata di cuore e anche lei adesso, non sarebbe morta così giovane, si chiamava Rina . Maria, Rina e Nella e con La canzone di Marinella, ecco superato il dilemma e onorate 4 persone importanti della mia adolescenza.
Quando mia figlia è andata a scuola c'erano i quaderni lapis con i nomi e il suo non si trovava! (ma il suo nome le piaceva). La storia si ripete sempre in qualcosa fra genitori e figli, lei adesso a tre bambini due maschi con nomi normalissimi , la femmina che tra poco più di un mese compirà 14 anni le hanno messo nome Anisia. Così anche lei non trova niente con il suo nome....... Anisia vuol dire "diseguale". Scusate la mia lungaggine ma amo tanto De Andrè a parte La canzone di Marinella.
Lucia.
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