martedì 5 gennaio 2021

Ai miei tempi non esisteva Babbo Natale (almeno nel mio rione)



Sono nata nel 1946, il 13 di dicembre. Eravamo poveri, il mio babbo era tornato appena un anno prima dalla guerra. Credo che da piccola  la befana per me non veniva, forse per mio fratello perché aveva già 5 anni. Fino a che non sono stata grande da non crederci più, i regali li portava la Befana. Per Natale  avevamo la gioia di fare un albero vero. Il mio babbo andava  in montagna e ne prendeva uno piccolo. Poi con gli anni  le finanze sono un leggermente migliorate e allora lo compravamo un po' più grandicello, ma sempre vero. Mi ricordo che un anno con le candeline di cera vere  ci fu un inizio d'incendio e io piansi tanto per un ramo tutto bruciacchiato. In una casa povera l'Alberello faceva molto effetto e la cucina assumeva un'altro aspetto. La gioia era che  tutti gli anni compravamo un ciondolino nuovo (allora erano di vetro). Mi ricordo  l'uccellino con la molletta ai piedi per agganciarlo ad un rametto, la pina,  e tanti altri che ho ancora nella mente. Così era anche in casa delle mie amiche, più o meno eravamo quasi tutti nella stessa situazione. Per tornare alla Befana, ricordo solo 2 o tre balocchi. Non so quanti anni avessi, a mio fratello comprarono una locomotiva di latta abbastanza grande, a me un  bambolotto con la testa di gesso e il corpo morbido che se lo caricavi, piangeva. Credo che sia il mio primo ricordo. Poi con gli anni arrivò una bella bambola, se la piegavi diceva "Mamma". La mia mamma mi faceva giocare un mesetto,  poi la bambola spariva per riapparire l'anno dopo con un vestito nuovo cucito da lei. Questo è durato molti anni. L'ultimo ricordo di un regalo, ero più grandicella, mi regalarono un anellino d'oro con un con una pietra gialla che voleva essere un Topazio.  Non ho altri ricordi della Befana.

Posso raccontare le Befane in casa di mia mamma. Lei era del 1913  e in tutto erano 9 figli. Mio nonno (che non ho conosciuto) si dava molto da fare per fare la Befana ai figli. Di nascosto andava nel paese vicino  e comperava  9 statuine di biscuit, damine per le femmine e  pastorelli per i maschi. Poi riempiva le 9 calze  appese al camino, (erano poveri contadini) con una noce , un fico secco e  se poteva un mandarino, più logicamente la statuina. Ma si dava da fare anche  nella messa in scena ( io devo assomigliare a lui). Avevano le scale per andare in cucina  e sugli scalini spandeva la paglia  e un po' di zolle di terra per far vedere che la Befana era passato con il suo asinello. La mia mamma mi ha sempre raccontato che erano felicissimi anche se tutti gli anni era la stessa cosa, ma durante l'anno c'era solo il lavoro nei campi  o guardare i fratelli più piccoli. Le bambole  se le avevano erano delle pannocchie un po’ addobbate a  bambole. Adesso i nostri bambini sono pieni di regali portati da Babbo Natale. Ai miei figli la Befana ha sempre portato cose utili, Mutande, calzini, spazzolino da denti, matite, quaderni e tanti dolci. Ho sempre cucito un bel sacchetto  rosso o con fantasie di natalizie  per farlo trovare sotto la cappa della cucina a gas. Continuo ancora adesso con i miei nipoti, solo questi tre che ho qui. Sofiah l'altra nipotina è troppo lontana e  questa è una spina nel cuore. Così era la vita l'altro ieri, ieri e oggi nella mia fam..

Lucia 

 

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