venerdì 1 ottobre 2021

La tua mano

 




Guarda, non chiedo molto,

solamente la tua mano, tenerla

come una piccola rana che così dorme contenta.

Io ho bisogno di questa porta che aprivi

perché vi entrassi, nel tuo mondo, questo pezzetto

di zucchero verde, di tonda allegria.

Non mi presti la mano questa notte

di fine d’anno, di civette rauche?

Tu per ragioni tecniche non puoi.

Allora

io la tesso nell’aria, ordendo ogni dito,

e la pesca setosa della palma

e il dorso, questo paese d’alberi azzurri.

così la prendo così la sostengo, come

se da ciò dipendesse

moltissimo del mondo,

il succedersi delle stagioni,

il canto dei galli, l’amore degli uomini.


Julio Cortazar

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