Vescovo
Roma (?) - Rochester (Inghilterra), 644
Uscito dal monastero, entra nella storia. Così si può dire di Paolino, nato da famiglia romana e poi accolto in un’illustre comunità monastica dell’Urbe: Sant’Andrea al Celio, che è luogo di preghiera e anche rampa di lancio. Da qui, infatti, come da altri monasteri, partono nei primi secoli cristiani gli evangelizzatori dell’Europa. Nel 596, il pontefice Gregorio Magno ha preso di qui il priore Agostino e un gruppo di monaci per mandarli nelle Isole britanniche. Cinque anni dopo, fa partire di qui un rinforzo di altri monaci, tra i quali Paolino. In Britannia non c’è propriamente da introdurre il cristianesimo, ma da salvarlo. Vi è infatti arrivato alcuni secoli prima, al tempo del dominio romano, dandosi via via una gerarchia propria, una struttura. (Già nel 314, ad esempio, tre vescovi britannici avevano partecipato al concilio di Arles, in Francia). Ma nel V secolo, finito il dominio romano, è sorto quello degli Angli e dei Sassoni, conquistatori e immigrati al tempo stesso. Giunti via via dall’Europa occidentale, hanno occupato una vasta parte dell’isola creandovi sette regni: Northumbria, East Anglia, Mercia, Essex, Sussex, Wessex e Kent. La Britannia è diventata “Anglia”, terra degli Angli. Tutti pagani, dai re ai sudditi, sicché la cristianità dell’isola può essere salvata preservando la fede nei territori rimasti britannici, ma soprattutto cristianizzando Angli e Sassoni nei loro territori. Il gruppo di Paolino raggiunge Agostino, che sta rimettendo in piedi una struttura cristiana,intorno alla sede vescovile di Canterbury nel Kent. Il 21 luglio del 625 Paolino viene consacrato vescovo, e in qualità di consigliere spirituale deve poi accompagnare la giovane Etelberga, figlia del sovrano del Kent, a York, dove sposerà il re di Northumbria, Edvino. York diventa la base operativa dalla quale Paolino intraprende le sue campagne di predicazione rivolta agli Anglosassoni pagani; e fa coraggio ai nuclei di cristiani sparsi nei territori. Egli sa usare efficacemente il metodo indicato da Gregorio Magno col nome di “discrezione”: non distruggere i templi pagani, non accanirsi contro certe usanze e feste, ma cristianizzare con gradualità edifici e usanze. Dopo il matrimonio di Etelberga, Paolino rimane al suo fianco, per convertire alla fede cristiana anche il re Edvino. L’impresa è difficile e lunga: infine, dopo due anni di colloqui e di esortazioni, nel 627 il sovrano riceve il battesimo. E con lui si fanno cristiani personaggi di corte e sudditi: un’ondata opportunistica di cristiani improvvisati e provvisori; altra gente da quella che Paolino istruisce pazientemente per gradi, nel lungo esercizio della “discrezione”. Nominato vescovo di York (con Canterbury, una delle due più importanti sedi vescovili d’Inghilterra), incomincia a costruirne la cattedrale in pietra. Ma non la vedrà finita. Il 12 ottobre 633 il re Edvino e suo figlio Osfrido sono uccisi in battaglia presso Doncaster, dal pagano Penda, re della Mercia, e dal suo alleato cristiano, il re gallese Cadwallon. Paolino riesce a condurre in salvo la regina Etelberga e i personaggi della corte, mentre il crollo del regno coinvolge anche le strutture ecclesiali da poco realizzate. Nominato poi vescovo di Rochester, Paolino vi muore nel 644. Alla sua fama di santità contribuirà molto la Storia ecclesiastica di Beda il Venerabile, dottore della Chiesa, nato in Northumbria 28 anni dopo la sua morte.
Roma (?) - Rochester (Inghilterra), 644
Uscito dal monastero, entra nella storia. Così si può dire di Paolino, nato da famiglia romana e poi accolto in un’illustre comunità monastica dell’Urbe: Sant’Andrea al Celio, che è luogo di preghiera e anche rampa di lancio. Da qui, infatti, come da altri monasteri, partono nei primi secoli cristiani gli evangelizzatori dell’Europa. Nel 596, il pontefice Gregorio Magno ha preso di qui il priore Agostino e un gruppo di monaci per mandarli nelle Isole britanniche. Cinque anni dopo, fa partire di qui un rinforzo di altri monaci, tra i quali Paolino. In Britannia non c’è propriamente da introdurre il cristianesimo, ma da salvarlo. Vi è infatti arrivato alcuni secoli prima, al tempo del dominio romano, dandosi via via una gerarchia propria, una struttura. (Già nel 314, ad esempio, tre vescovi britannici avevano partecipato al concilio di Arles, in Francia). Ma nel V secolo, finito il dominio romano, è sorto quello degli Angli e dei Sassoni, conquistatori e immigrati al tempo stesso. Giunti via via dall’Europa occidentale, hanno occupato una vasta parte dell’isola creandovi sette regni: Northumbria, East Anglia, Mercia, Essex, Sussex, Wessex e Kent. La Britannia è diventata “Anglia”, terra degli Angli. Tutti pagani, dai re ai sudditi, sicché la cristianità dell’isola può essere salvata preservando la fede nei territori rimasti britannici, ma soprattutto cristianizzando Angli e Sassoni nei loro territori. Il gruppo di Paolino raggiunge Agostino, che sta rimettendo in piedi una struttura cristiana,intorno alla sede vescovile di Canterbury nel Kent. Il 21 luglio del 625 Paolino viene consacrato vescovo, e in qualità di consigliere spirituale deve poi accompagnare la giovane Etelberga, figlia del sovrano del Kent, a York, dove sposerà il re di Northumbria, Edvino. York diventa la base operativa dalla quale Paolino intraprende le sue campagne di predicazione rivolta agli Anglosassoni pagani; e fa coraggio ai nuclei di cristiani sparsi nei territori. Egli sa usare efficacemente il metodo indicato da Gregorio Magno col nome di “discrezione”: non distruggere i templi pagani, non accanirsi contro certe usanze e feste, ma cristianizzare con gradualità edifici e usanze. Dopo il matrimonio di Etelberga, Paolino rimane al suo fianco, per convertire alla fede cristiana anche il re Edvino. L’impresa è difficile e lunga: infine, dopo due anni di colloqui e di esortazioni, nel 627 il sovrano riceve il battesimo. E con lui si fanno cristiani personaggi di corte e sudditi: un’ondata opportunistica di cristiani improvvisati e provvisori; altra gente da quella che Paolino istruisce pazientemente per gradi, nel lungo esercizio della “discrezione”. Nominato vescovo di York (con Canterbury, una delle due più importanti sedi vescovili d’Inghilterra), incomincia a costruirne la cattedrale in pietra. Ma non la vedrà finita. Il 12 ottobre 633 il re Edvino e suo figlio Osfrido sono uccisi in battaglia presso Doncaster, dal pagano Penda, re della Mercia, e dal suo alleato cristiano, il re gallese Cadwallon. Paolino riesce a condurre in salvo la regina Etelberga e i personaggi della corte, mentre il crollo del regno coinvolge anche le strutture ecclesiali da poco realizzate. Nominato poi vescovo di Rochester, Paolino vi muore nel 644. Alla sua fama di santità contribuirà molto la Storia ecclesiastica di Beda il Venerabile, dottore della Chiesa, nato in Northumbria 28 anni dopo la sua morte.
Autore: Domenico Agasso
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