giovedì 9 gennaio 2025
Buona continuazione di serata Amici.★。☆。★
Quante cose cambierebbero
Quante cose cambierebbero, se tanta gente salvasse la sostanza con lo stesso impegno con cui salva l’apparenza.
9 genn 1899: Viene pubblicato il primo numero de “La Domenica del Corriere”
9 genn 1899: Viene pubblicato il primo numero de “La Domenica del Corriere” vendute trentamila copie, dodici pagine al costo di 10 centesimi, ed è anche il primo incontro con gli straordinari disegni di Beltrame; copertina dedicata al Montenegro sconvolto da una bufera di neve.
9 gennaio Santa Teresa Kim
Vedove e martire.
Myeoncheon, Corea del Sud 1797 / Seul, Corea del Sud 1840.
mercoledì 8 gennaio 2025
Buona continuazione di serata a tutti voi★°˛°°.★** *★
3 fratelli :🧐🤓😎
3 fratelli : Niente, Nessuno e Scemo
Niente cade dalla finestra e Nessuno lo vede, così Scemo chiama la polizia e dice :"Niente è caduto dalla finestra e Nessuno l'ha visto." Il poliziotto gli domanda : "ma lei è idiota ?" e l'altro risponde "no sono Scemo....."8 gennaio Santi Teofilo ed Elladio
Martiri
Autore: Franco Dieghi
martedì 7 gennaio 2025
7 gennaio San Luciano di Antiochia
Martire
sec. III
Etimologia: Luciano = di Lucio, nato nella luce, dal latino
Emblema: Palma
Prete dotto e discusso, morì martire a Nicomedia il 7 gennaio 312, durante la persecuzione di Massimino. Esplicò in tutto l'Oriente, con fulcro ad Antiochia, la sua opera esegetica rivelando in ciò una estrema e tormentata esigenza di precisione per i Testi della tradizione. La sua "Recensione lucianica" dell'Antico e del Nuovo Testamento era diventata dalla fine del IV secolo in avanti il testo usuale di un gran numero di Chiese. L'opera che rimane fondamentale a tutt'oggi per la conoscenza di Luciano e del suo influsso dottrinale è il saggio di G. Bardy: "Recherches sur Saint Lucien d'Antioche et son école", pubblicato a Parigi nel 1936. Nel 330 l'imperatore Costantino, per ossequiare la madre Elena, fondò Elenopoli. Qui vi si onorava e continuò a onorarsi nel tempo il corpo del martire San Luciano. Fantasia vuole che per il trasferimento delle reliquie di Luciano da Nicomedia a Elenopoli, la provvidenza si sia servita, via mare, di un delfino miracoloso. Quello che è più certo è che Costantino, poco prima di morire, fu battezzato nel 337 dal vescovo Eusebio nei pressi della tomba di Luciano. Tali scarne, frammentarie, tramandate notizie su Luciano sono importanti. Questo Santo, testimone sofferente nella ricerca di Dio, attestò con la presenza della memoria il passaggio, la Pasqua di un impero. Qualche imperatore nei secoli successivi ascoltò (e ancora oggi qualcun altro ascolta) messe per un prezzo politico. Soltanto a vicenda terrena pressoché conclusa, l'imperatore Costantino suggellò la nuova fede venerando la madre Elena e assumendo per testimone San Luciano.
Autore: Mario Benatti
lunedì 6 gennaio 2025
Buonanotte (✰‿✰) 🐞
Or che i sogni e le speranze si fan veri come fiori,
MESSAGGIO DA INVIARE OGGI AD UN'AMICA SPIRITOSA 😁
Ecco giunti i Re Magi.👑👑👑
Hanno compiuto il loro viaggio, portando al Santo bambino i loro doni.
Facciamoli fruttare come li avessere donati a noi per insegnarci Amore, rispetto e Fratellanza, tra parenti ,amici e conoscenti. Loro a sua volta faranno lostesso e nel mondo si espanderà qualcosa di bello.Per una volta cominciamo sul serio.
Lucia 🐞 ❤
I nomi della Befana
La Befana ha nomi diversi in varie regioni.
Si narra......
La Befana
domenica 5 gennaio 2025
5 gennaio Santa Sincletica
Monaca in Egitto
Nacque da una ricca famiglia macedone. La sua grande fortuna e bellezza attirarono i suoi numerosi corteggiatori, ma Sincletica aveva già consacrato il suo cuore a Dio e per liberarsene ricorse alla fuga. Tuttavia, considerava il proprio corpo come il suo peggior nemico e si dedicava a domarlo con il digiuno e altre asperità. La sua più grande sofferenza era essere costretta a mangiare più spesso di quanto volesse. I suoi genitori la resero erede di tutta la sua fortuna, poiché entrambi i suoi fratelli erano morti e la sua unica sorella era cieca e affidata alla sua custodia. Dopo aver distribuito la sua fortuna tra i poveri, Sincletica si ritirò con la sorella in una camera funeraria abbandonata proprietà dei suoi parenti. Lì si tagliò i capelli, alla presenza di un sacerdote per mostrare il suo assoluto distacco dal mondo, e rinnovò la sua consacrazione a Dio. Da quel momento in poi, la preghiera e le opere buone furono la sua occupazione principale. Molte donne andavano da lei per un consiglio. Se la sua umiltà le rendeva difficile istruire gli altri, la sua carità l'ha spinse a farlo. Le sue parole avevano un così profondo accento di umiltà e convinzione da impressionare profondamente i suoi ascoltatori. "Oh," esclamò Sinclética, "quanto saremmo felici se lavorassimo per conquistare il paradiso e servire Dio, mentre i mondani lavorano per accumulare ricchezze e beni deperibili! Sulla terra si trovano ad affrontare banditi e ladri; in mare si espongono ai venti, alle onde e subiamo naufragi e calamità; loro provano tutto e loro osano tutto; invece noi, che serviamo un così grande Signore e aspettiamo un premio ineffabile, abbiamo paura della minima contraddizione ". Predicava spesso l'umiltà: "Un tesoro è al sicuro solo quando è nascosto, scoprirlo significa esporlo all'avidità del primo che viene e perderlo; allo stesso modo, la virtù è al sicuro solo quando rimane segreta, chi non la detiene la vedrà dissiparsi come fumo". Con questi e altri discorsi la nostra santa esortò alla carità, alla vigilanza e a tutte le virtù. Per molto tempo fu tormentata dalle tentazioni e dall'aridità spirituale. A ottant'anni, Sincletica contrasse una febbre intensa che le attaccò i polmoni, nello stesso momento in cui una violenta cancrena le consumò labbra e mascelle. Portò la sua malattia con incredibile pazienza e rassegnazione, nonostante negli ultimi tre mesi il dolore non gli abbia permesso di riposare. Sebbene la cancrena l'avesse privata della parola, la sua pazienza era un sermone più efficace di qualsiasi predicazione. Tre giorni prima della sua morte, Sincletica ebbe una visione in cui le fu rivelata l'ora in cui la sua anima avrebbe lasciato il suo corpo. Quando giunse il momento previsto, avvolta da una luce celeste e consolata da visioni divine, Sincletica donò la sua anima a Dio, a ottantaquattro anni.
sabato 4 gennaio 2025
"LAUDAMUS OMNES ANGELOS"
Madre Eugenia Maria Ravasco
(Milano, 4 gennaio1845 – Genova, 30 dicembre1900)
è stata una filantropa e religiosa italiana, è stata la fondatrice della congregazione delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria. La causa di beatificazione da parte della chiesa cattolica, iniziata nel 1948, è stata pronunciata il 27 aprile 2003. Viene ricordata il 24 ottobre. Il 5 luglio dell'anno precedente papa Giovanni Paolo II aveva firmato il Decreto di approvazione del miracolo della guarigione della bambina Eilen Jiménez Cardozo, di Cochabamba, in Bolivia, ottenuto per intercessione della religiosa.Eugenia Maria terza dei sei figli del banchiere genovese Francesco Matteo e della nobildonna Carolina Mozzoni Frosconi. Fu battezzata nella basilica di Santa Maria della Passione e ricevette i nomi di Eugenia, Maria. Nel 1848, dopo la morte della giovane moglie, il padre ritornò a Genova. Eugenia restò a Milano con la sorellina Costanza, affidata alle cure materne della zia Marietta. Nel 1852, si ricongiunse con la famiglia a Genova che da allora divenne sua sede definitiva. Dopo tre anni, nel marzo 1855, morì anche il padre. Lo zio Luigi Ravasco, banchiere e cristiano convinto, si prese cura dei nipoti orfani.Il 21 giugno 1855, nella Chiesa di Sant'Ambrogio (oggi, del Gesù) in Genova, a 10 anni, ricevette la Prima Comunione e la Cresima a cui si era preparata sotto la guida del canonico Salvatore Magnasco, futuro consigliere della Ravasco,Da quel giorno si sentì attratta dal mistero della Presenza Eucaristica, tanto da non passare davanti ad una chiesa senza entrarvi per adorare il Santissimo Sacramento. Nel dicembre 1862, Eugenia Ravasco perse anche l'appoggio dello zio Luigi. Da lui raccolse non solo l'eredità morale di grande rettitudine, coerenza cristiana e munificenza verso i poveri, ma anche la responsabilità materiale della famiglia. Non si perse d'animo. Confidando in Dio e consigliata dal canonico Salvatore Magnasco e da saggi avvocati, si mise alla guida degli affari di famiglia. Il 31 maggio 1863, nella Chiesa di Santa Sabina in Genova, dove era entrata per salutare Gesù Eucaristia, attraverso le parole del sacerdote che in quel momento parlava ai fedeli, Eugenia Ravasco ricevette l'invito divino a “consacrarsi a fare il bene per amore del Cuore di Gesù”. Fu l'evento che illuminò il suo futuro e le cambiò la vita. Sopportò con fortezza le rimostranze dei parenti e il disprezzo delle signore del suo ceto e cominciò con coraggio a fare il bene intorno a sé. Il 6 dicembre 1868, a 23 anni, fondò la Congregazione religiosa delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, con la missione di “fare il bene” specialmente alla gioventù. Il progetto educativo di Madre Ravasco era di educare i giovani e formarli ad una vita cristiana solida, operosa, aperta, perché fossero “onesti cittadini in mezzo alla società e santi nel cielo. Per quest'opera che le stava tanto a cuore, affrontò, con fortezza e fidando in Dio, gli attacchi velenosi della stampa avversa. Promosse il culto del Cuore di Gesù, dell'Eucaristia, del Cuore Immacolato di Maria. Manifestò sempre una forte devozione mariana. Nel 1892 affrontò con notevoli sacrifici e umiliazioni la costruzione di un edificio in piazza Carignano a Genova, per farne la “Casa per le giovani operaie”. Consumata nella salute, Eugenia Ravasco si spense a Genova a 55 anni, nella Casa Madre dell'Istituto, la mattina del 30 dicembre 1900. “Vi lascio tutte nel Cuore di Gesù” fu il suo congedo. Nel 1948, S. E. Mons. Giuseppe Siri, Arcivescovo di Genova, introdusse la causa di beatificazione. Il 1° luglio del 2000, Anno Giubilare, il Santo Padre Giovanni Paolo II ne riconobbe l'eroicità delle virtù, dichiarandola Venerabile. Il 5 luglio 2002, lo stesso Giovanni Paolo II firmò il Decreto di approvazione del miracolo della guarigione di una bambina della Bolivia, ottenuto per l'intercessione della Madre Eugenia Ravasco.
4 gennaio Sant' Elisabetta Anna Bayley Seton
Vedova
Sposata, madre di cinque figli, è la prima santa americana e fino all’età di trentun anni appartiene alla Chiesa protestante episcopale degli USA. Elisabeth Ann Bayley nasce in una famiglia di anglicani. Il padre è un medico. Innamorata, si sposa a vent’anni con il benestante William Magee Seton e mette al mondo cinque figli. Per poter curare il marito sofferente si trasferisce con la famiglia in Italia, a Livorno. Il marito si aggrava. Elisabeth nel 1803 rimane vedova ma trova grande conforto visitando le chiese della città. Per lei questi pellegrinaggi sono una rivelazione. Nel 1805 decide di convertirsi al Cattolicesimo e, tornata in America, si prende cura dei figli da sola e prende pure coscienza dell’enorme bisogno di assistenza che ha la società in cui vive. C’è bisogno di tante maestre per dare istruzione ai bambini e di infermiere per curare i malati poveri. Nel 1808 apre una scuola femminile a Baltimora e un anno dopo, il 1° giugno 1809, assieme ad altre consorelle, indossa l’abito religioso dando vita alla prima congregazione religiosa femminile del Nord America, le Suore della Carità di San Giuseppe (Sisters of Charity, “Sorelle della Carità”), di cui diverrà superiora generale per dieci anni. La congregazione ha il compito di aiutare i figli dei poveri (soprattutto delle vedove) e gli orfani, assistere gli ammalati, educare il popolo, istruire i giovani, accogliere pure le ragazze di pelle nera. La futura santa si dedica con grande impegno anche alle scuole parrocchiali. Elisabeth viene chiamata Madre Seton e la congregazione diventa diffusissima negli Stati Uniti. Il loro modello sono le suore di San Vincenzo de’ Paoli delle quali seguono la Regola. Madre Seton è una donna dell’Ottocento, colta, affascinante, indipendente, laboriosa, intraprendente, coraggiosa, che non si lascia scoraggiare dalle avversità. Una donna che si realizza come sposa, madre e religiosa, partecipando alla vita attiva della società, rendendosi utile a chi ha più bisogno e ai più sfortunati. Muore a Emmitsburg il 4 gennaio 1821.
Autore: Mariella Lentini
Buon Sabato 🍀⛄️🌤
venerdì 3 gennaio 2025
3 gennaio del 1954.Nasce la televisione italiana.
3 gennaio San Daniele di Padova
Diacono, forse, della Chiesa padovana, fu martirizzato probabilmente durante la persecuzione di Diocleziano, al principio del sec. IV. Secondo le leggende, diffusesi in quella circostanza o poco dopo, e il cui nucleo essenziale sembra sicuro, il martire sarebbe apparso ad un cieco della Tuscia invitandolo a chiedere la grazia della vista nell'oratorio di san Prosdocimo a Padova, là ov'era la sua tomba, del tutto ignorata. Alla guarigione miracolosa seguirono diligenti ricerche, che portarono alla scoperta di un'arca marmorea. Il martire vi giaceva così com'era stato ucciso: il corpo, disteso supino sopra una tavola di legno e coperto da una lastra di marmo, era trapassato da molti lunghi chiodi. Un'iscrizione diceva: Hic corpus Danielis martyris et levitae quiescit. Il vescovo Ulderico, presente a quella prima ricognizione, fece trasportare il 3 gennaio 1076 l'arca nella nuova cattedrale di santa Maria, entro le mura della città e, per placare le opposizioni dei monaci di santa Giustina e degli abitanti del luogo, fece erigere un oratorio dedicato a san Daniele nel luogo ove ora è l'omonima chiesa parrocchiale. La salma del martire, dall'altare maggiore della vecchia cattedrale, nel 1592 fu traslata nel sottocoro della nuova.
È festeggiato nella diocesi di Padova, come patrono secondario, il 3 gennaio, data della prima traslazione.
Martirologio Romano. martire.
Buona continuazione di serata Amici.★。☆。★
Questa è la mia ora in cui spengo tutto e mi rilasso. Penso e ripenso al mio passato con rimpianto. Eravamo poveri , pativamo freddo, ma era...
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Luisa Nason scrittrice dei primi del 900. Famose le sue poesie e i racconti per bambini .Molto presente nei testi dei libri di s...
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« Miei cari amici vicini e lontani buonasera » ( Palermo , 20 settembre 1902 – Rodello , 24 gennaio 2002 ) è stato un conduttore radio...
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Nata a Busana sull'Appennino Reggiano (1898 - 1986) Scrittrice e poetessa che per cinquant'anni ha raccontato la sto...