giovedì 9 gennaio 2025

Buona continuazione di serata Amici.★。☆。★

Questa è la mia ora in cui spengo tutto e mi rilasso.
Penso e ripenso al mio passato con rimpianto.
Eravamo poveri , pativamo freddo, ma eravamo giovani e contenti di ciò che avevamo.
La sera veniva qualche vicino di casa ( si diceva a veglia) per fare due chiacchiere). Mentre nella bella stagione c'erano gruppi di persone che si portavano la sedia per stare al fresco chiacchierando. Noi bambini giocavamo sotto le poche luci che illuminavano le strade. Acchiappavamo qualche lucciola e contenti andavamo a letto.
Adesso i bimbi hanno tutto e sono scontenti e annoiati.
Mi spiace dire queste cose ma è così.
Io vado a rifugiarmi nei sogni(sogno tanto) forse perchè prima di dormire ripenso alla Lucia ragazzina ai pochi vestiti che avevo, alle gonne a palloncino, a tante cose che mi fanno sprofondare nei sogni con le mie persone care.
Buona notte a tutti e fate bei sogni ★。☆。★🐞

I mesi dell'Anno


 

Stiamo attenti ai saldi🧐🤓😎

 


Quante cose cambierebbero

Quante cose cambierebbero, se tanta gente salvasse la sostanza con lo stesso impegno con cui salva l’apparenza.

Serena Santorelli

9 genn 1899: Viene pubblicato il primo numero de “La Domenica del Corriere”



9 genn 1899: Viene pubblicato il primo numero de “La Domenica del Corriere” vendute trentamila copie, dodici pagine al costo di 10 centesimi, ed è anche il primo incontro con gli straordinari disegni di Beltrame; copertina dedicata al Montenegro sconvolto da una bufera di neve.

9 gennaio Santa Teresa Kim

Vedove e  martire. 
Myeoncheon, Corea del Sud 1797 / Seul, Corea del Sud  1840.

Santa Teresa Kim (Teresia, o Teresa) è la prozia di San Andreas Kim Taegon che viveva in. Suo nonno, San Pio Kim Jin-hu, fu martirizzato ad Haemi nel 1814 e suo padre, Andres Kim Jong-han, discendente di un martire martirizzato a Daegu nel 1816. Per questo si dice che non si sa esattamente dove sia nato perché si muoveva di qua e di là per evitare la persecuzione. Comunque, era una ragazza elegante e caritatevole. All'età di 17 anni, è diventata la moglie di San Jose Son Yeon-wook. Nella sua vita felice, ha dato alla luce diversi figli e li ha educati tutti nel timore di Dio. Poi, nel 1824, quando suo marito fu arrestato e martirizzato nella prigione di Haemi, lei non solo diede l'esempio continuando a guardare la castità, ma, non soddisfatta del dolore che soffriva a causa della povertà, si dedicò all'ascetismo fino a digiuno tutti mercoledì e venerdì. In quel momento, quando Padre Yoo Bang-je (Pachipico) entrò a Joseon, cercò qualcuno che si occupasse della casa della sposa, e Santa Teresa Kim fu scelta come la persona giusta. Insieme a Santa Isabel Jeong Jeong-hye, ha accettato felicemente l'offerta e ha lavorato sodo. Dopo che Padre Yoo lasciò Joseon, ci fu una persecuzione, mentre Santa Teresa Kim lavorava come custode della residenza del vescovo San Imbert. Lei non è scappata, nemmeno quando si avvicinava il pericolo, ma è stata catturata il 19 luglio insieme a diversi altri credenti e imprigionata con le catene. Anche se Teresa Kim ha subito torture e sofferenze diverse in prigione, non ha scommesso, non ha accusato i credenti, non ha parlato del rifugio dei missionari e ha sopportato il dolore di 300 frustate con atteggiamento deciso. Dopo aver sofferto in prigione per sei mesi, Santa Teresa Kim è stata finalmente condannata a morte per impiccagione. I fratelli le avvolsero una corda intorno al collo e la tirarono da entrambi i lati per molto tempo, avvolgendo entrambe le estremità saldamente intorno al palo. Teresa Kim ha ricevuto così l'onore del martirio all'età di 44 anni, il 9 gennaio 1840.
La solenne canonizzazione è stata celebrata da San Giovanni Paolo II il 6 maggio 1984.

mercoledì 8 gennaio 2025

Buona continuazione di serata a tutti voi★°˛°°.★** *★


Anche se non abbiamo altro abbiamo un letto su cui dormire.★

Non pensiamo sempre ad avere di più.★
Basta l'indispensabile.★
Se possiamo aiutiamo quando siamo in vita.★
Se non possiamo facciamoci bastare quello che abbiamo e sentiamoci fortunati a non dover chiedere.★°。
Fate bei sogni★
Lucia 🐞

Cio' di cui ha bisogno l'uomo

 


Cio' di cui ha bisogno l'uomo e' la memoria dell'asino che mai scorda dove mangia.

Sofocle

3 fratelli :🧐🤓😎

 


3 fratelli : Niente, Nessuno e Scemo

Niente cade dalla finestra e Nessuno lo vede, così Scemo chiama la polizia e dice :"Niente è caduto dalla finestra e Nessuno l'ha visto." Il poliziotto gli domanda : "ma lei è idiota ?" e l'altro risponde "no sono Scemo....."

In questo anno nuovo.....


 

Che sei bella dentro........

 


8 gennaio Santi Teofilo ed Elladio

 


Martiri

Vissuti in Libia nel III secolo. Le notizie sulla loro vita sono scarse e frammentarie, ma la loro testimonianza di fede e di coraggio è ancora oggi un esempio per tutti i cristiani. Secondo la tradizione, Teofilo era un diacono e Elladio un laico. I due erano molto legati e condividevano la stessa fede in Cristo. In un periodo di persecuzione contro i cristiani, furono arrestati e condotti davanti al governatore romano. Il governatore tentò di convincerli ad abiurare la loro fede, ma Teofilo ed Elladio rifiutarono con fermezza. Furono quindi sottoposti a crudeli torture, ma non cedettero.
Infine, furono gettati nel fuoco, dove morirono martiri. La loro morte fu un forte segno di fede e di speranza per i cristiani di tutta la Libia. La figura di Teofilo ed Elladio è particolarmente venerata in alcune diocesi italiane, come quella di Milano e quella di Treviso. In queste diocesi, i due santi sono considerati patroni dei diaconi e dei laici impegnati nella testimonianza della fede.


Autore: 
Franco Dieghi


martedì 7 gennaio 2025

7 gennaio San Luciano di Antiochia


Martire

sec. III

Etimologia: Luciano = di Lucio, nato nella luce, dal latino

Emblema: Palma

Prete dotto e discusso, morì martire a Nicomedia il 7 gennaio 312, durante la persecuzione di Massimino. Esplicò in tutto l'Oriente, con fulcro ad Antiochia, la sua opera esegetica rivelando in ciò una estrema e tormentata esigenza di precisione per i Testi della tradizione. La sua "Recensione lucianica" dell'Antico e del Nuovo Testamento era diventata dalla fine del IV secolo in avanti il testo usuale di un gran numero di Chiese. L'opera che rimane fondamentale a tutt'oggi per la conoscenza di Luciano e del suo influsso dottrinale è il saggio di G. Bardy: "Recherches sur Saint Lucien d'Antioche et son école", pubblicato a Parigi nel 1936. Nel 330 l'imperatore Costantino, per ossequiare la madre Elena, fondò Elenopoli. Qui vi si onorava e continuò a onorarsi nel tempo il corpo del martire San Luciano. Fantasia vuole che per il trasferimento delle reliquie di Luciano da Nicomedia a Elenopoli, la provvidenza si sia servita, via mare, di un delfino miracoloso. Quello che è più certo è che Costantino, poco prima di morire, fu battezzato nel 337 dal vescovo Eusebio nei pressi della tomba di Luciano. Tali scarne, frammentarie, tramandate notizie su Luciano sono importanti. Questo Santo, testimone sofferente nella ricerca di Dio, attestò con la presenza della memoria il passaggio, la Pasqua di un impero. Qualche imperatore nei secoli successivi ascoltò (e ancora oggi qualcun altro ascolta) messe per un prezzo politico. Soltanto a vicenda terrena pressoché conclusa, l'imperatore Costantino suggellò la nuova fede venerando la madre Elena e assumendo per testimone San Luciano.


Autore: 
Mario Benatti


lunedì 6 gennaio 2025

Buonanotte (✰‿✰) 🐞


Or che i sogni e le speranze si fan veri come fiori,
sulla Luna e sulla Terra fate largo ai sognatori!
Gianni Rodari

MESSAGGIO DA INVIARE OGGI AD UN'AMICA SPIRITOSA 😁

 


Telegiornale parlato di incidente aereo altissima quota tra un
caccia americano ed una signora viaggiante a bordo di scopa.
Sono preoccupato. Fammi avere tue notizie!😨

Ecco giunti i Re Magi.👑👑👑


Hanno compiuto il loro viaggio, portando al Santo bambino i loro doni.

Facciamoli fruttare come li avessere donati a noi per insegnarci Amore, rispetto e Fratellanza, tra parenti ,amici e conoscenti. Loro a sua volta faranno lostesso e nel mondo si espanderà qualcosa di bello.
Per una volta cominciamo sul serio.
Lucia 🐞

I nomi della Befana


La Befana ha nomi diversi in varie regioni.

Abbiamo la Barbasa a Modena,
la Vecchia a Pavia,
la Redodesa o Marantega a Venezia,
la Berola a Treviso e così via.
La Befana, comunque, non ha nulla ha che vedere con il significato religioso della festa dell’Epifania. Alcuni ritengono sia la personificazione di Madre Natura, giunta alla fine dell’anno. invecchiata e avvizzita, offre regali che potrebbero simboleggiare dei semi da cui lei rinascerà bambina.
Web.

Si narra......

La leggenda narra che in una freddissima notte d’inverno Baldassare, Gasparre e Melchiorre, nel lungo viaggio per arrivare a Betlemme da Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchietta che indicò loro il cammino. I Re Magi, allora, invitarono la donna ad unirsi a loro, ma, nonostante le insistenze la vecchina rifiutò. Una volta che i Re Magi se ne furono andati, essa si pentì di non averli seguiti e allora preparò un sacco pieno di dolci e si mise a cercarli, ma senza successo. La vecchietta, quindi, iniziò a bussare ad ogni porta, regalando ad ogni bambino che incontrava dei dolcetti, nella speranza che uno di loro fosse proprio Gesù Bambino.

La Befana

All'alba gioiosi gridi
di fronte a tutti i bei doni
che stanotte, attraverso miriadi
d'astri e di costellazioni,
ha portato sul dorso la buona
Befana: il cavallo, il trenino
elettrico, il missile atomico,
la bambola che fa l'inchino..
Mentre i Re Magi offrono i loro
regali al Bambino Gesù,
voi sgranate i grandi occhi d'oro
nel vastissimo mattino blu.
Giuseppe Porto

Anni 70, 80, 90, 2000


 

Purtroppo.........

 





domenica 5 gennaio 2025

5 gennaio Santa Sincletica

 Monaca in Egitto

 266 circa, Alessandria d'Egitto / 346 circa, Alessandria d'Egitto

Nacque da una ricca famiglia macedone. La sua grande fortuna e bellezza attirarono i suoi numerosi corteggiatori, ma Sincletica aveva già consacrato il suo cuore a Dio e per liberarsene ricorse alla fuga. Tuttavia, considerava il proprio corpo come il suo peggior nemico e si dedicava a domarlo con il digiuno e altre asperità. La sua più grande sofferenza era essere costretta a mangiare più spesso di quanto volesse. I suoi genitori la resero erede di tutta la sua fortuna, poiché entrambi i suoi fratelli erano morti e la sua unica sorella era cieca e affidata alla sua custodia. Dopo aver distribuito la sua fortuna tra i poveri, Sincletica si ritirò con la sorella in una camera funeraria abbandonata proprietà dei suoi parenti. Lì si tagliò i capelli, alla presenza di un sacerdote per mostrare il suo assoluto distacco dal mondo, e rinnovò la sua consacrazione a Dio. Da quel momento in poi, la preghiera e le opere buone furono la sua occupazione principale. Molte donne andavano da lei per un consiglio. Se la sua umiltà le rendeva difficile istruire gli altri, la sua carità l'ha spinse a farlo. Le sue parole avevano un così profondo accento di umiltà e convinzione da impressionare profondamente i suoi ascoltatori. "Oh," esclamò Sinclética, "quanto saremmo felici se lavorassimo per conquistare il paradiso e servire Dio, mentre i mondani lavorano per accumulare ricchezze e beni deperibili! Sulla terra si trovano ad affrontare banditi e ladri; in mare si espongono ai venti, alle onde e subiamo naufragi e calamità; loro provano tutto e loro osano tutto; invece noi, che serviamo un così grande Signore e aspettiamo un premio ineffabile, abbiamo paura della minima contraddizione ".  Predicava spesso l'umiltà: "Un tesoro è al sicuro solo quando è nascosto, scoprirlo significa esporlo all'avidità del primo che viene e perderlo; allo stesso modo, la virtù è al sicuro solo quando rimane segreta, chi non la detiene la vedrà dissiparsi come fumo". Con questi e altri discorsi la nostra santa esortò alla carità, alla vigilanza e a tutte le virtù. Per molto tempo fu tormentata dalle tentazioni e dall'aridità spirituale. A ottant'anni, Sincletica contrasse una febbre intensa che le attaccò i polmoni, nello stesso momento in cui una violenta cancrena le consumò labbra e mascelle. Portò la sua malattia con incredibile pazienza e rassegnazione, nonostante negli ultimi tre mesi il dolore non gli abbia permesso di riposare. Sebbene la cancrena l'avesse privata della parola, la sua pazienza era un sermone più efficace di qualsiasi predicazione. Tre giorni prima della sua morte, Sincletica ebbe una visione in cui le fu rivelata l'ora in cui la sua anima avrebbe lasciato il suo corpo. Quando giunse il momento previsto, avvolta da una luce celeste e consolata da visioni divine, Sincletica donò la sua anima a Dio, a ottantaquattro anni.
Martirologo Romano.

GENNAIO

 

Giovani
Emergenti
Non
Nascondono
Angosce
Inerenti all'
Oggi.

Lucia🐞

Chi ha detto????


 

Papà ma il 6 gennaio


 

Bravi!!! Bravi!!!!


 

sabato 4 gennaio 2025

Per i politici la Befana non fa distinzioni !!!!


Io approvo 👏👏👏


"LAUDAMUS OMNES ANGELOS"

"La verità era uno specchio che, cadendo, si ruppe.
Ciascuno ne prese un pezzo e,
vedendovi riflessa la propria immagine,
credette di possedere l'intera verità."
Rûmì
"Tu sei un essere umano
Hai per ala il tuo braccio
Sappi prima di tutto abbracciare,
allora potrai volare."
Gitta Mallas

►•◄ PROVERBIO del Giorno ►•◄



►•◄Meglio un bene lontano che un male vicino.►•◄

Bambini non vi scoraggiate!!!😆

 


Tutto può succedere😱😨😰


 

Madre Eugenia Maria Ravasco

 


(Milano, 4 gennaio1845 – Genova, 30 dicembre1900)

è stata una filantropa e religiosa italiana, è stata la fondatrice della congregazione delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria. La causa di beatificazione da parte della chiesa cattolica, iniziata nel 1948, è stata pronunciata il 27 aprile 2003. Viene ricordata il 24 ottobre. Il 5 luglio dell'anno precedente papa Giovanni Paolo II aveva firmato il Decreto di approvazione del miracolo della guarigione della bambina Eilen Jiménez Cardozo, di Cochabamba, in Bolivia, ottenuto per intercessione della religiosa.Eugenia Maria terza dei sei figli del banchiere genovese Francesco Matteo e della nobildonna Carolina Mozzoni Frosconi. Fu battezzata nella basilica di Santa Maria della Passione e ricevette i nomi di Eugenia, Maria. Nel 1848, dopo la morte della giovane moglie, il padre ritornò a Genova. Eugenia restò a Milano con la sorellina Costanza, affidata alle cure materne della zia Marietta. Nel 1852, si ricongiunse con la famiglia a Genova che da allora divenne sua sede definitiva. Dopo tre anni, nel marzo 1855, morì anche il padre. Lo zio Luigi Ravasco, banchiere e cristiano convinto, si prese cura dei nipoti orfani.Il 21 giugno 1855, nella Chiesa di Sant'Ambrogio (oggi, del Gesù) in Genova, a 10 anni, ricevette la Prima Comunione e la Cresima a cui si era preparata sotto la guida del canonico Salvatore Magnasco, futuro consigliere della Ravasco,Da quel giorno si sentì attratta dal mistero della Presenza Eucaristica, tanto da non passare davanti ad una chiesa senza entrarvi per adorare il Santissimo Sacramento. Nel dicembre 1862, Eugenia Ravasco perse anche l'appoggio dello zio Luigi. Da lui raccolse non solo l'eredità morale di grande rettitudine, coerenza cristiana e munificenza verso i poveri, ma anche la responsabilità materiale della famiglia. Non si perse d'animo. Confidando in Dio e consigliata dal canonico Salvatore Magnasco e da saggi avvocati, si mise alla guida degli affari di famiglia. Il 31 maggio 1863, nella Chiesa di Santa Sabina in Genova, dove era entrata per salutare Gesù Eucaristia, attraverso le parole del sacerdote che in quel momento parlava ai fedeli, Eugenia Ravasco ricevette l'invito divino a “consacrarsi a fare il bene per amore del Cuore di Gesù”. Fu l'evento che illuminò il suo futuro e le cambiò la vita. Sopportò con fortezza le rimostranze dei parenti e il disprezzo delle signore del suo ceto e cominciò con coraggio a fare il bene intorno a sé. Il 6 dicembre 1868, a 23 anni, fondò la Congregazione religiosa delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, con la missione di “fare il bene” specialmente alla gioventù. Il progetto educativo di Madre Ravasco era di educare i giovani e formarli ad una vita cristiana solida, operosa, aperta, perché fossero “onesti cittadini in mezzo alla società e santi nel cielo. Per quest'opera che le stava tanto a cuore, affrontò, con fortezza e fidando in Dio, gli attacchi velenosi della stampa avversa. Promosse il culto del Cuore di Gesù, dell'Eucaristia, del Cuore Immacolato di Maria. Manifestò sempre una forte devozione mariana. Nel 1892 affrontò con notevoli sacrifici e umiliazioni la costruzione di un edificio in piazza Carignano a Genova, per farne la “Casa per le giovani operaie”. Consumata nella salute, Eugenia Ravasco si spense a Genova a 55 anni, nella Casa Madre dell'Istituto, la mattina del 30 dicembre 1900. “Vi lascio tutte nel Cuore di Gesù” fu il suo congedo. Nel 1948, S. E. Mons. Giuseppe Siri, Arcivescovo di Genova, introdusse la causa di beatificazione. Il 1° luglio del 2000, Anno Giubilare, il Santo Padre Giovanni Paolo II ne riconobbe l'eroicità delle virtù, dichiarandola Venerabile. Il 5 luglio 2002, lo stesso Giovanni Paolo II firmò il Decreto di approvazione del miracolo della guarigione di una bambina della Bolivia, ottenuto per l'intercessione della Madre Eugenia Ravasco.


4 gennaio Sant' Elisabetta Anna Bayley Seton

 


Vedova

New York, 28 agosto 1774 - 4 gennaio 1821

Sposata, madre di cinque figli, è la prima santa americana e fino all’età di trentun anni appartiene alla Chiesa protestante episcopale degli USA. Elisabeth Ann Bayley nasce in una famiglia di anglicani. Il padre è un medico. Innamorata, si sposa a vent’anni con il benestante William Magee Seton e mette al mondo cinque figli. Per poter curare il marito sofferente si trasferisce con la famiglia in Italia, a Livorno. Il marito si aggrava. Elisabeth nel 1803 rimane vedova ma trova grande conforto visitando le chiese della città. Per lei questi pellegrinaggi sono una rivelazione. Nel 1805 decide di convertirsi al Cattolicesimo e, tornata in America, si prende cura dei figli da sola e prende pure coscienza dell’enorme bisogno di assistenza che ha la società in cui vive. C’è bisogno di tante maestre per dare istruzione ai bambini e di infermiere per curare i malati poveri. Nel 1808 apre una scuola femminile a Baltimora e un anno dopo, il 1° giugno 1809, assieme ad altre consorelle, indossa l’abito religioso dando vita alla prima congregazione religiosa femminile del Nord America, le Suore della Carità di San Giuseppe (Sisters of Charity, “Sorelle della Carità”), di cui diverrà superiora generale per dieci anni. La congregazione ha il compito di aiutare i figli dei poveri (soprattutto delle vedove) e gli orfani, assistere gli ammalati, educare il popolo, istruire i giovani, accogliere pure le ragazze di pelle nera. La futura santa si dedica con grande impegno anche alle scuole parrocchiali. Elisabeth viene chiamata Madre Seton e la congregazione diventa diffusissima negli Stati Uniti. Il loro modello sono le suore di San Vincenzo de’ Paoli delle quali seguono la Regola. Madre Seton è una donna dell’Ottocento, colta, affascinante, indipendente, laboriosa, intraprendente, coraggiosa, che non si lascia scoraggiare dalle avversità. Una donna che si realizza come sposa, madre e religiosa, partecipando alla vita attiva della società, rendendosi utile a chi ha più bisogno e ai più sfortunati. Muore a Emmitsburg il 4 gennaio 1821.


Autore: 
Mariella Lentini

Papà? mmm?


 

La lacrima


 

Buon Sabato 🍀⛄️🌤



Piano, piano, con passo ovattato, si allontana l'eco delle festivita' con quella magia che ha risvegliato antiche emozioni, ma anche un senso di liberta' per i condizionamenti che da essi la societa' ne ha poi tratto......Rimane la Befana....
Ma quella vecchiarella e' l'ultima ventata che fara' poi
tornare definitivamente alla routine di sempre.........
Ma siamo fatti cosi', sempre pronti a raccogliere i caldi colori dei sentimenti......A volte siamo carta per assorbire il nero inchiostro,
col quale scrivere le piu' belle parole......
A volte legno per ricevere scalfitture che colpiscono l'anima......
A volte argilla pronta a ricevere carezze che ci plasmano.....
La nostra vita si srotola con giorni a volte belli e a volte da dimenticare.....
Ma con forza e coraggio affrontiamo il nuovo giorno e che sia SPECIALE per ognuno di noi !!!!
Lucia.🐞

venerdì 3 gennaio 2025

3 gennaio del 1954.Nasce la televisione italiana.

 


 

E’ domenica mattina: dopo un annuncio letto da Fulvia Colombo il primo programma in onda e' 'Arrivi e partenze', condotto da Mike Bongiorno dedicato ai vip in transito a Roma.
Il 3 gennaio del 1954, dagli studi Rai (Rai, Radiotelevisione italiana) di Torino, cominciano le prime trasmissioni della televisione in Italia.
nel 1954 gli abbonati alla tv sono 24.000.
Nel 1965 sono più di 6 milioni.
La "prima" televisione italiana è specialmente strumento di informazione e educazione e solo in piccola parte di "intrattenimento": la serata più importante è dedicata al teatro il venerdì sera.
La pubblicità televisiva comincia nel 1957, ma ha solo uno spazio di circa 10 minuti ed è chiusa in un contenitore che si chiama "Carosello".Dal 1960 comincia il programma "Non è mai troppo tardi", un corso per insegnare a leggere e a scrivere agli analfabeti, ancora molto numerosi.La gestione della Rai è, politicamente, tutta democristiana, cioè del governo. Fino al 1960 nessun leader di partito parla in tv. In seguito comincia "Tribuna Politica", un programma con giornalisti che intervistano i politici.
Hanno comunque successo i programmi di intrattenimento (il quiz "Lascia o raddoppia?" è un vero fatto storico). Gli sport più seguiti sono il calcio e il ciclismo.
Dal 1961 comincia le trasmissioni anche il secondo canale Rai: il punto di forza del primo canale è il teatro; il secondo canale punta specialmente sul cinema.La tv produce anche grandi sceneggiati (oggi si chiamano fiction) di altissimo livello: I promessi Sposi di Alessandro Manzoni, I Miserabili di Victor Hugo, La Cittadella di Cronin, fino all'Odissea di Omero, hanno un successo eccezionale.
Dal 1968 (anno delle Olimpiadi in Messico) i programmi sportivi sono trasmessi in diretta.Negli anni Settanta la Rai diventa importantissima per la produzione cinematografica (115 film prodotti solo nel 1975).
Dopo il 1968 - per circa dieci anni - vanno in crisi gli spettacoli leggeri di intrattenimento compreso il famoso Festival di Sanremo!

3 gennaio San Daniele di Padova

Diacono e martire
IV secolo
Emblema: Palma
Diacono, forse, della Chiesa padovana, fu martirizzato probabilmente durante la persecuzione di Diocleziano, al principio del sec. IV. Secondo le leggende, diffusesi in quella circostanza o poco dopo, e il cui nucleo essenziale sembra sicuro, il martire sarebbe apparso ad un cieco della Tuscia invitandolo a chiedere la grazia della vista nell'oratorio di san Prosdocimo a Padova, là ov'era la sua tomba, del tutto ignorata. Alla guarigione miracolosa seguirono diligenti ricerche, che portarono alla scoperta di un'arca marmorea. Il martire vi giaceva così com'era stato ucciso: il corpo, disteso supino sopra una tavola di legno e coperto da una lastra di marmo, era trapassato da molti lunghi chiodi. Un'iscrizione diceva: Hic corpus Danielis martyris et levitae quiescit. Il vescovo Ulderico, presente a quella prima ricognizione, fece trasportare il 3 gennaio 1076 l'arca nella nuova cattedrale di santa Maria, entro le mura della città e, per placare le opposizioni dei monaci di santa Giustina e degli abitanti del luogo, fece erigere un oratorio dedicato a san Daniele nel luogo ove ora è l'omonima chiesa parrocchiale. La salma del martire, dall'altare maggiore della vecchia cattedrale, nel 1592 fu traslata nel sottocoro della nuova.
È festeggiato nella diocesi di Padova, come patrono secondario, il 3 gennaio, data della prima traslazione.


Martirologio Romano. martire.

O Dio dei poveri.......


 

Buona continuazione di serata Amici.★。☆。★

Questa è la mia ora in cui spengo tutto e mi rilasso. Penso e ripenso al mio passato con rimpianto. Eravamo poveri , pativamo freddo, ma era...