Sacerdote benedettino, martire
Suffolk, Inghilterra, 1585 - Londra, 21 gennaio 1642
Bartolomeo Albano Roe fu uno dei numerosi martiri, ecclesiastici e laici di ogni condizione, dal semplice prete o frate all'alto prelato, come pure dall'umile popolano al facoltoso aristocratico, che patirono per la fede cattolica in Inghilterra nel XVI e XVII secolo. La persecuzione dei cattolici in Inghilterra ebbe inizio già al tempo di Diocleziano e si intensificò durante le invasioni successive degli Anglosassoni e dei Normanni. Tuttavia, fu con l'Atto di supremazia del 1534, con il quale Enrico VIII si proclamò capo della Chiesa d'Inghilterra, che la persecuzione assunse una forma sistematica. L'Atto stabiliva che chiunque si rifiutasse di riconoscere la supremazia del re sarebbe stato considerato colpevole di alto tradimento e condannato a morte. Bartolomeo Roe nacque a Suffolk nel 1585 e fece gli studi a Cambridge. Nel 1605, mentre cercava di convertire un carcerato cattolico al protestantesimo, fu lui stesso convertito al cattolicesimo dalle risposte del carcerato. Lasciò quindi l'Inghilterra e si laureò in teologia nel Collegio Inglese di Douai, in Francia, fondato nel 1568 dal futuro cardinale Guglielmo Allen per la formazione di giovani sacerdoti da inviare in Inghilterra per sostenere la fede cattolica. Roe tornò in Inghilterra nel 1615, ma fu presto arrestato e condannato a morte. Tuttavia, grazie all'intervento dell'ambasciatore di Spagna, fu rilasciato nel 1623, ma fu esiliato. Nel 1628 tornò in Inghilterra, ma fu nuovamente arrestato e imprigionato per cinque anni. Liberato nel 1633, Roe riprese la sua attività pastorale tra i cattolici inglesi. Nel 1642 fu nuovamente arrestato, condannato a morte e giustiziato a Tyburn, a Londra, il 21 gennaio. Roe è venerato come santo dalla Chiesa cattolica ed è ricordato come uno dei Quaranta martiri di Inghilterra e Galles.
Autore: Franco Dieghi
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