Così stupisce e cade
pallido e smorto in viso
al fulmine improvviso
l'attonito pastor.
Ma quando poi s'avvede
del vano suo spavento,
sorge, respira e ride
a numerar l'armento
disperso dal timor.
Già ride luglio
col suo fiorito aspetto
già il grato zefiretto
scherza tra l'erbe e i fior.
P.Metastasio
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