Tendi l’orecchio, è la ciotola vuota del mendico,
per metà ancora di fango, ma già mezza di pietra
e a te ogni volta tamburella
canti di fame tra pane e vino.
Non distogliere lo sguardo e non fare il sordo!
Da tempo le tue dita sussultano vogliose,
incontrollati ti ballan nelle froge
superbia da mendico e furto disdegnato.
Continua solo a spezzare il pane lodato!
In tutto e per tutto è già inacidito
dal sale che mi fa sfregare gli occhi
e minaccia di riempire la mia ciotola.
Quando il tamburo all’improvviso il suono smorza
nessun pasto più sulla terra gusto avrà
e il tuo cuore per moto proprio tondo si farà
nella mano che al mendicare ti forza.
Christine Lavant
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