A istituirlo fu Papa Gregorio XIII, e per adattarlo si utilizzarono le misurazioni dell'astronomo Niccolò Copernico. E c'è una ragione precisa per cui fu istituito
Il calendario gregoriano è il calendario solare ufficiale adottato in quasi tutti i paesi del mondo. Prende il nome dal papa Gregorio XIII, il pontefice che lo introdusse il 4 ottobre 1582 con la bolla papale Inter gravissimas.
Per adattare il calendario gregoriano furono usate le misurazioni dell’astronomo Niccolò Copernico, pubblicate nel 1543. La durata del calendario giuliano, quello precedente, non corrisponde esattamente a quella dell’anno solare medio, che si ricava dalle osservazioni astronomiche di Copernico.
Nel calendario giuliano infatti, un anno è più corto di 11 minuti e 14 secondi rispetto all’anno solare. Questo significa che ogni 128 anni si accumula il ritardo di 24 ore circa. Questo ritardo col tempo stava creando problemi per il calcolo del giorno in cui si doveva celebrare la Pasqua. Nel 325 con il Concilio di Nicea si era stabilita la regola secondo la quale la Pasqua doveva celebrarsi la prima domenica dopo il plenilunio di primavera e sulla base di quella data celebrare anche la Quaresima e la Pentecoste. Ma sulla base del calendario giuliano già in ritardo di 10 giorni rispetto al 325, con il ritardo che si andava accumulando si sarebbe arrivati a festeggiare la Pasqua in estate. Così papa Gregorio XIII decise di porre rimedio a questo problema sistemando il calendario. Dunque si decise intanto di recuperare i 10 giorni accumulati facendo saltare i giorni dal 5 al 14 ottobre e facendo ripartire il nuovo calendario dal 15 ottobre decidendo poi arbitrariamente che si trattasse di un venerdì, visto che il 4 era un giovedì. Il calendario gregoriano entrò in vigore il 15 ottobre del 1582 in in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Polonia-Lituania e Belgio-Paesi Bassi-Lussemburgo, poi progressivamente vi si adeguarono quasi tutti i paesi del mondo.
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