giovedì 2 febbraio 2023

Candelora, i ceri benedetti e la festa pagana della luce



La Chiesa celebra la Candelora il 2 febbraio.
La festa, cade quaranta giorni dopo il Natale, e commemora la
Purificazione di Maria e la presentazione di Gesù al Tempio.
Il nome Candelora deriva dalle candele benedette che un
tempo venivano portate in processione lungo le strade e i vicoli della capitale. Ma in origine la ricorrenza era pagana e il periodo coincideva con i riti dedicati a Cerere e ai Lupercali. Anche in quella epoca la festività aveva un significato di purificazione e rinnovamento. Si celebrava infatti il ritorno della luce dopo i mesi
del buio ,l'inizio del risveglio della natura dopo il sonno dell'inverno. Successivamente, fu papa Gelasio I, fra il 492 e il 496,
a cristianizzare la festa, che prese il nome di «Quadragesima de Ephifanìa», e la dedicò alla purificazione di MariaVergine dopo il parto. Nel VII secolo, aveva luogo un sontuoso rituale, istituito da papa Sergio I. All'alba del 2 febbraio i fedeli si radunavano al Foro Romano, facendosi luce con le candele.Nella chiesa di Santo
Adriano, li aspettava il Pontefice (che indossava una tunica nera in segno di penitenza), e li conduceva in processione fino alla basilica di Santa Maria Maggiore. Qui il Papa percorreva la navata a piedi scalzi,come ogni altro fedele. Attualmente dell'antico rituale in molte chiese romane sopravvive la tradizione della benedizione dei ceri. Fino a qualche anno fa, era particolarmente suggestiva la funzione che veniva officiata a cura della Confraternita della Chiesa di Santa Maria dello Orto, situata in via Anicia a Trastevere. Una solenne processione percorrera lestrade limitrofe, fino ad arrivare alla piccola chiesa di Santa Maria del Buon
Viaggio, a Ripa Grande, purtroppo, questa usanza è andata perduta. Il 2 febbraio la celebrazione della Candelora avrà luogo
all'interno della chiesa, aperta dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18. L'orario delle Sante Messe è alle 8,30 e alle 16,30. Anche nelle
altre chiese romane vengono benedette le candele, che rappresentano il simbolo del battesimo purificatore dalla macchia
del peccato originale. Dopo la funzione, i ceri vengono offerti ai fedeli, che avranno il compito di conservarli a casa ed accenderli per invocare la protezione divina.
« Quando una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un maschio, sarà immonda per sette giorni; sarà immonda come nel
tempo delle sue regole. L'ottavo giorno si circonciderà il bambino. Poi essa resterà ancora trentatré giorni a purificarsi dal suo sangue; non toccherà alcuna cosa santa e non entrerà nel santuario, finché non siano compiuti i giorni della sua purificazione» (Levitico 12,2-4)
La Candelora, collocata a mezzo inverno nel tempo astronomico, coincide nel ciclo agreste/vegetativo con la fine dell'inverno
e l'inizio della primavera; il più famoso detto popolare a riguardo infatti recita: "Quando vien la Candelora
de l'inverno semo fora;
ma se piove o tira il vento
de l'inverno semo dentro."
Questo sta a indicare che se il giorno della candelora si avrà bel tempo, si dovranno aspettare ancora diverse settimane perchè
l'inverno finisca e giunga la primavera. Al contrario, se alla candelora fa brutto, la primavera sta già arrivando.
E' quindi un momento di passaggio, tra l'inverno/buio/"morte" e la primavera/ luce/ risveglio. Questo passaggio viene celebrato
attraverso la purificazione e la preparazione alla nuova stagione.

 

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