Sei stato un buon babbo. Mi spiace tanto che con la mia nascita tutto è diventato difficile, ma non è stata colpa di nessuno.
Il destino aveva già deciso.
Eravate una grande famiglia di poveri contadini, pieni di miseria, oppressi dal padrone e dal fattore, a voi non rimaneva niente. Una famiglia di 24 persone come adesso non ne usano più. Poi vi siete divisi e ogni capofamiglia ha tentato la sorte del paese più grande. Tutte brave persone con tanta voglia di lavorare. Dal Mugello siete arrivati a Sesto Fiorentino. Nel 35 si trovava lavoro facilmente, ma la famiglia era grande (7 persone) e lavoravate solo in 2, il nonno si dava da fare ma aveva la sua età. Poi ti sei sposato con la mamma nel 37. Poveri contadini anche loro e per di più sfortunati (una fam. come la tua) Il vostro viaggio di nozze è stato di andare a Firenze ad un cinema con una balilla presa a noleggio. Non avete avuto vita facile, non volendo aderire al regime fascista. Nella via c'era sempre chi faceva la spia e riferiva di tutti e così i guai non mancavano. Finalmente è arrivata una grande gioia...è nato Luciano nel luglio del 41. Ma non potevano permettervi di essere felici. Luciano aveva appena un anno che sei stato richiamato in guerra, per poi essere fatto prigioniero. Nessuno sapeva più niente di te fino al 43, quando è arrivata una tua lettera , prigioniero a Gibilterra. Finalmente nel 45 tutto è finito hai riabbracciato la mamma e Luciano che non ti riconosceva e non voleva saperne di te. Ma piano, piano, le cose si son sistemate e la mamma era di nuovo incinta. Quale gioia più grande, dopo un bel maschietto viene alla luce una femminuccia. Invece ho portato solo dolore e disperazione. Solo da alcuni anni non mi do più la colpa di quel dolore. Era dolore per voi e dolore per me, perché non sapevo cosa mi avrebbe riservato il futuro. Cercavo di non angustiarvi con i miei dispiaceri perché eravate sempre tristi. Hai lavorato per potermi operare un giorno, ma purtroppo il dispiacere ti ha reso vulnerabile, e affogavi il tuo dolore nel modo più semplice. Quante volte io e la mamma siamo venute a raccoglierti per la strada e ti abbiamo medicato. Babbino ora sei alla verità. Se sei in un posto che vedi e sei con la mamma penso che tu benedica la sofferenza che hai vissuto. Io e Luciano siamo cresciuti diritti e vi abbiamo dato la gioia di 4 nipoti "e per adesso tutti e 4 bravi", e sarsti bisnonno di 6 pronipoti. Babbino ci siamo voluti tanto bene, mi hai insegnato l'umiltà, la fragilità e l'onestà e te ne sarò sempre grata. Vorrei tanto farti vedere la mia famiglia e ne saresti orgoglioso, perché se siamo in questo mondo lo dobbiamo a te e alla mamma. Mi sono perdonata e ti chiedo perdono se ti ho fatto soffrire, ma non è stata colpa di nessuno. Spero tanto che oramai tu sia felice e contento e avrai accolto la mamma con amore quando è arrivata. Vi prego accogliete un giorno me e Luciano. Riunendoci saremo finalmente felici. Ti voglio tanto bene e ogni giorno che passa te ne voglio sempre di più "se questo è possibile".
La tua Lucia <3
Noi alle Cascine nel 1950
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